ECONOMIA – Cresce il Pil ma frena l’inflazione

Un PIL in netta crescita nel terzo trimestre in tutta l’Eurozona, ma con un inflazione stabile se non in leggera frenata.

Secondo stime di Eurostar il PIL nel trimestre luglio – settembre rispetto al trimestre precedente è cresciuto dello 0,6%, con una sensibile crescita su base annua dal 2,3 al 2,5% nell’Eurozona, di fatto la migliore performance dal primo trimestre del 2011.

La cosa più incoraggiante è la previsione dei maggiori analisti che prevedono una crescita positiva anche nel quarto trimestre grazie in primis ai consumi trainata dalla domanda interna.

Contesto economico che rimane molto positivo anche in previsione del periodo autunnale prima ed invernale poi, come da previsione di indagini presso le maggiori imprese del territorio, con una conferma del buon andamento industriale anche per i prossimi mesi.

A fronte di queste buone notizie, un dato meno positivo che riguarda l’inflazione che vede una frenata dell’indice generale, o meglio una frenata dei prezzi al consumo cresciuti solamente dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dato quest’ultimo ampiamente preventivato dal presidente della BCE Mario Draghi, deciso sempre più di fronte al robusto miglioramento della crescita economica, a ridurre gradualmente l’importo del Qe da parte della BCE.

Se la ripresa sembra finalmente arrivata, con un’economia in forte accelerazione, e con un mercato del lavoro in sensibile crescita, rimane distante l’obiettivo, che è anche il target di Francoforte, di vedere un obiettivo di crescita dei prezzi prossimo al 2,00%.

Di conseguenza i mercati sembrano aver apprezzato la decisione presa dall’ultimo consiglio della BCE in materia di politica monetaria, e cioè dimezzare gli acquisti ti titoli del debito sovrano ( 30 miliardi al mese al posto dei 60 ) ma protrarli almeno fino a dopo l’estate 2018, nella speranza di una ripresa stabile anche dell’inflazione, sposando quindi conseguentemente il primo incremento dei tassi sui depositi al 2019.