7 Settembre 2016 - 11.25

VICENZA – Ordinanza Giardini Salvi, la replica dell’opposizione

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VICENZA – Entra oggi in vigore l’ordinanza che coinvolge i Giardini Salvi di Vicenza e vieta di sdraiarsi, dormire, disporre giacigli, sedersi in posti che non siano le panchine, obbligando inoltre di parcheggiare le biciclette esclusivamente nelle rastrelliere, fatta eccezione per le due ruote dei bambini. Il tutto per evitare o quantomeno tentare di arginare i numerosi episodi di degrado che hanno coinvolto negli ultimi tempi molte zone della città.
Pronta però la replica della lista civica Idea Vicenza che mette in discussione le scelte dell’amministrazione Variati e lancia più di una provocazione.

“Si dice che il tempo sia galantuomo – si legge in un comunicato inviato dal consigliere Francesco Rucco – ed in effetti con la Giunta Variati il motto continua a trovare conferma, anche con apprezzabili contorni farseschi. Dopo aver rispolverato le ordinanze contro la mendicità e contro l’alcol, emanate dalla Giunta di centro destra, e sempre avversate dalla Sinistra all’opposizione, l’attuale Amministrazione tira fuori dal cassetto il più odiato dei provvedimenti, il primo dell’assessorato alla Sicurezza dell’era Hullweck. Era l’estate del 2002, allorché venne difatti previsto il divieto di fare bivacchi a Campo Marzo ed ai giardini Salvi, nel tentativo di arginare il degrado e la sporcizia causate da chi era solito fare picnic sull’erba, lasciando poi ogni sorta di rifiuti.
Si scatenò il finimondo. Intellettuali, noti politici, parlamentari, consiglieri comunali della Sinistra iniziarono ad organizzare sit in a Campo Marzo, a leggere libri seduti sotto gli alberi, a formare improvvisati giacigli, per protestare contro un provvedimento definito fascista e razzista. Il clamore mediatico fortunatamente non indusse al ritiro dell’Ordinanza, e per qualche tempo bivacchi non se ne videro più. Nel 2008, insediatosi Variati, i primi atti simbolici e significativi furono due: il ritiro dell’ordinanza anti bivacco, da parte dell’assessore Dalla Pozza e la mancata proroga dell’ordinanza di sgombero del campo nomadi di va Nicolosi, da parte dell’assessore Giuliari. Tutto ciò in ossequio al nuovo corso ed ai dettami del politically correct. Oggi leggiamo il revirement, condito però dalla solita spruzzata di ipocrisia, in quanto Variati premette che “questi divieti non mi piacciono”.
Stranamente, la nuova (vecchia) ordinanza non verrà applicata a Campo Marzo e ci domandiamo il perché, visto che lì la situazione è ben peggiore. Forse sarà questione di tempo o forse sarebbe pretendere troppo da una Giunta che comunque rimane legata agli stereotipi del proprio inglorioso passato”.

Di P.G.

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