Veneto – Reperti antichi in una casa: i Carabinieri li consegnano al Museo Nazionale del Veneto

Il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia ha consegnato, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Venezia, 10 reperti archeologici di notevole pregio. Le indagini, dirette dalla Procura di Venezia, sono state avviate nell’ottobre 2024, nell’ambito di un’attività ispettiva presso una privata abitazione, facente parte di un asse ereditario. I reperti sono stati sottoposti a sequestro, stante l’assenza di un valido titolo di proprietà da parte del titolare dell’immobile, la cui collaborazione è stata altresì importante nel corso delle indagini, a partire proprio dalla denuncia di ritrovamento. Le indagini hanno accertato che i reperti provenivano da scavi clandestini avvenuti in area centro-italica, successivamente ricettati in area ceretana e etrusco-laziale, infine giunti nelle mani dei più recenti detentori in buona fede, che non disponevano d’idonei titoli di proprietà sui beni.
Nel maggio 2025 la Procura di Venezia ha disposto il dissequestro dei beni e la loro restituzione allo Stato, individuato nella Soprintendenza ABAP di Venezia. Secondo quanto in ultimo disposto dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura, i reperti, presi nel frattempo in consegna dalla Soprintendenza di Venezia, sono stati definitivamente assegnati per la valorizzazione al Museo archeologico nazionale di Fratta Polesine di competenza della Direzione regionale Musei nazionali Veneto. ANSA













