Esplosione durante uno sgombero: 3 carabinieri morti, 25 feriti tra militari dell’Arma, poliziotti e vigili del fuoco. 3 fratelli arrestati. Il procuratore di Verona: “Omicidio premeditato e volontario”

ORE 15- È di tre carabinieri morti e 25 feriti tra militari dell’Arma, poliziotti e vigili del fuoco, il bilancio di un’esplosione di un casolare avvenuta nelle prime ore di oggi a Castel D’Azzano, piccolo comune a sud di Verona, dove tre fratelli avevano saturato i locali con il gas per evitare di venire sfrattati.
Le vittime sono il luogotenente Marco Piffari, il carabiniere Scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo Valerio Daprà, che assieme alle squadre speciali dell’Arma stavano intervenendo per sgomberare l’edificio, pignorato da anni e dal quale dovevano venire evacuati i tre, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori da tempo alle prese con problemi finanziari e ipotecari.Lo sgombero era stato programmato da giorni dopo vari tentativi negli ultimi anni mai andati a buon fine, anzi con precedenti minacce di farsi saltare in aria.
Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo. La casa era però già satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso, che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. Nella casa colonica sono state rinvenute bombole di gas e quel che resta di molotov. I vigili del fuoco hanno recuperato cinque bombole che erano state collocate in più stanze della casa. I 25 feriti sono stati trasportati dal Suem 118 agli ospedali del territorio della provincia di Verona.Il bilancio è dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

ORE 10—-ll terzo occupante del casolare di Castel D’Azzano fuggito subito dopo l’esplosione è stato rintracciato e fermato dai carabinieri. Si tratta di Franco Ramponi, di 65 anni, sorpreso dai militari del Nucleo investigativo in una campagna di sua proprietà. L’uomo non ha opposto resistenza.

ORE 9.30—-Sono 15 i feriti nell’esplosione nella casa colonica nel Veronese: 11 carabinieri, tre poliziotti e un vigile del fuoco.
Sono tutti ricoverati vari ospedali della provincia scaligera, per ustioni e ferite riporte nel crollo dello stabile: nel nosocomi di Borgo Roma e Borgo Trento, a Villafranca e a Negrar.Secondo quanto si è appreso non sarebbero in pericolo di vita. La maggior parte sono stati investiti dall’esplosione mentre si trovavano all’ingresso dell’abitazione.
ORE 8.30——Tre carabinieri sono morti e 15 tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti in un’esplosione che si è verificata in una casa colonica di Castel D’Azzano, in provincia di Verona.
Un uomo e una donna di circa 60 anni, fratelli, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, mentre un terzo familiare è tutt’ora ricercato nella zona.
Secondo le prime informazioni, le forze di polizia erano intervenute per sgomberare l’abitazione, al cui interno c’erano tre persone, quando c’è stata la deflagrazione. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i Vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i carabinieri non c’è stato nulla da fare. Tra gli occupanti, una donna è rimasta ferita.
La casa è completamente distrutta ed è avvolta dalle fiamme, il cui spegnimento sta occupando decine di pompieri. Numerosi i mezzi del Servizio di urgenza ed emergenza medica (Suem) che stanno operando. L’intervento dei sanitari è stato tempestivo perché alcuni si trovavano già sul posto come supporto alle forze dell’ordine per lo sgombero. Uno dei carabinieri morti è stato estratto dalle macerie.
La casa era satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. Lo si apprende da fonti vicine agli inquirenti. Lo sgombero era stato programmato da giorni dopo vari tentativi, di far sgomberare tre fratelli, sulla sessantina d’anni, dal fondo e che non era mai andato a buon fine dopo le minacce di farsi saltare in aria. Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo considerato il pericolo dell’intervento.
I tre fratelli si sono barricati in casa e dopo vari tentativi di farli uscire, sono entrati in azione le forze dell’ordine: alcuni sono saliti sul tetto per calarsi nello stabile dall’alto, mentre altri si sono diretti all’ingresso per procedere all’irruzione. Giunti sull’uscio è stato sentito un forte odore di gas provenire dall’interno, quasi sicuramente fatto uscire da una o più bombole, e quando è stata aperta la porta d’ingresso si è sentita una forte esplosione che ha investito carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco: tre militari sono morti e oltre una decina degli intervenuti sono rimasti feriti, alcuni anche sotto le macerie. L’abitazione è stata avvolta dalle fiamme, mentre sono scattati i soccorsi del resto degli uomini presenti sul posto, tra cui personale medico con alcune ambulanze. La donna, ferita, è stata bloccata, mentre i due fratelli che, pare avessero trovato rifugio nella stalla, hanno tentato di fuggire: uno è stato arrestato, mentre il secondo è riuscito a fuggire per i campi.
Sono tre fratelli già noti per due episodi con la stessa dinamica – la casa saturata di gas – avvenuti un anno fa i responsabili dell’esplosione avvenuta stamani a Castel D’Azzano. Si tratta di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori con problemi finanziari e ipotecari. Prima in ottobre, e poi il 24 novembre del 2024 si erano opposti all’arrivo dell’ufficiale giudiziario aprendo una bombola di gas. Franco e Maria Luisa erano anche saliti sul tetto. Sul posto erano arrivati i vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia locale, che dopo una mediazione avevano evitato il peggio.
Dei tre fratelli che hanno causato l’esplosione a Castel D’Azzano (Verona) “uno è scappato, la donna è in ospedale con ustioni, e anche l’altro fratello è ricoverato. Penso che li arresteremo”. Lo ha riferito il Procuratore Capo di Verona. In zona, assieme alle forze dell’ordine e ai soccorsi, sono sopraggiunti il Questore di Verona, Rosaria Amato, il comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Papagno e quello della Legione Veneto dell’Arma, Giuseppe Di Liso.
Un “bilancio terribile” , con tre carabinieri morti e feriti anche tra la polizia di Stato. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Uno Mattina riguardo all’esplosione avvenuta nel veronese nel corso di un’operazione congiunta di polizia, delegata dall’autorità giudiziaria. “Al momento dell’accesso forzoso fatto a questo appartamento i testimoni raccontano che è stato subito visibile l’odore del gas e c’è stata la deflagrazione” ha riferito il ministro.













