OVEST VICENTINO – Inquinamento PFAS, i sindaci chiedono risarcimento danni
Mentre alcune forze politiche si stanno attivando per cavalcare il problema dell’inquinamento da perfluori, il Comitato Istituzionale Consiglio di Bacino dell’Ovest Vicentino, con i sindaci Giorgio Gentilin (Arzignano), Renato Ceron (Brendola) e Gianluigi Cavaliere (Zermeghedo) ha deciso di scendere in campo per un confronto finale con la MITENI di Trissino, individuata come una delle aziende responsabili dei danni arrecati al territorio in materia di PFAS.
“I nostri depuratori dovranno essere attrezzati con costose tecnologie in grado di risolvere l’emergenza.” – dichiara Gentilin – “Il Consiglio di Bacino ha già iniziato autonomamente questo percorso già nel 2014, quindi ben prima che arrivassero gli allarmi di certe forze politiche, ed abbiamo investito quasi un milione di euro, mentre altri due milioni sono previsti per il 2015, ricordo comunque che l’acqua dei nostri rubinetti, quindi dell’acquedotto è sicura. Per questo bisogna investire anche per ampliare gli allacciamenti al sistema idrico civile”. “Chi ha procurato il danno deve assumersi la responsabilità di concertare con le istituzioni una soluzione per i nostri cittadini” – aggiunge Renato Ceron – “e a fronte di investimenti di qualche milione di euro da adesso ai prossimi anni l’azienda o le aziende che sono coinvolte dovrebbero partecipare alla spesa” “Nessuna volontà persecutoria nei confronti delle imprese” – conclude Gianluigi Cavaliere – “ma sia l’autorità di bacino che i comuni che rappresentiamo hanno il dovere morale, prima ancora che amministrativo, di intervenire immediatamente, ci auguriamo che il mondo produttivo comprenda la nostra preoccupazione e sia la nostro fianco investendo per la salute delle famiglie”. Nel frattempo all’azienda di Trissino è stata chiesta la disponibilità ad incontrare i sindaci la
settimana prossima.














