VICENZA – Bollette roventi: i nomadi non vogliono allacciarsi ai contatori
Continua a tenere banco la questione bollette al campo nomadi di Viale Cricoli. L’amministrazione comunale ha ribadito di non voler pagare le bollette se le famiglie Sinti non decideranno di allacciarsi immediatamente ai contatori altrimenti verrà tolta l’energia. I sinti dal canto loro chiedono un contratto forfettario o delle tariffe agevolate. Affermano di non riuscire a pagare le fatture da soli perché troppo care. La questione era già stata sollevata al momento del ri-trasferimento al campo rinnovato, poco prima di Natale. I sinti si rifiutavano di spostarsi con il freddo e sollevarono una serie di questioni legate ai lavori eseguiti. Rimase in ballo solo la questione bollette. Su questo punto il Comune non arretra e pretende che ogni famiglia si colleghi al proprio contatore. Arriva poi la comunicazione del Comune che chiede alle famiglie di allacciarsi quanto prima. La prima scadenza non viene rispettata, anche un secondo invito cade nel vuoto. Arriva il terzo monito nel quale le famiglie sono invitate a recarsi a palazzo Trissino per un incontro, che si è tenuto ieri. I capofamiglia sono accompagnati da Irene Rui responsabile per le politiche migratorie di Rifondazione comunista mentre per il Comune c’è il direttore generale Antonio Bortoli, la direttrice del settore sociale Claudia Giammarchi e un responsabile di Aim. Il Comune ha subito chiesto perché le famiglie non si sono allacciate. I capofamiglie dicono di attendere notizie sul contratto forfettario che, secondo loro, dovrebbe spettare di diritto agli ‘inquilini’ del campo nomadi. Chiedono quindi garanzie e pretendono un aiuto. Insomma, le bollette sono troppo care e non intendono pagarle. Non avendo strutture coibentate devono consumare parecchia energia e, di conseguenza, pagare molto. Il Comune però ribadisce: niente allaccio, niente energia.














