9 Dicembre 2014 - 9.13

VICENZA – I nomadi insistono: “Non ci spostiamo”

nomadi cricoli tviweb
I sinti insistono: “Non ci spostiamo nel campo ristrutturato di Viale Cricoli”. Perlomeno non alla data decisa dal Comune di Vicenza, ovvero il 16 dicembre a partire dalle 8 fino alle 18 del giorno successivo. Lo fanno con una lettera inviata da Davide Casadio, presidente dell’Associazione “Sinti italiani in viaggio per il diritto e la cultura”. «Alla riunione di martedì 27 novembre – scrive nella lettera inviata al Comune e per conoscenza al prefetto di Venezia Domenico Cuttaia – si era pattuito un rientro entro 15 giorni e quindi il 12 dicembre, termine entro il quale i sinti erano disposti a traslocare nell´area. L´ulteriore ritardo denota il poco rispetto e la pressapochezza nel rispettare i tempi tecnici. Quindi se non vi sarà disponibilità, la responsabilità non è di noi sinti, ma dell’Amministrazione che non ha onorato i termini». Nella lettera i sinti riportano sette punti non rispettati. A cominciare dal tendone che doveva essere attrezzato (l´Amministrazione ha invece deciso di accogliere e assistere le famiglie in alcuni locali della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice). Secondo: non possono permettersi l’acquisto dei tubi per gli allacciamenti (fanno notare che c´è una connessione idrica individuale, ma questa avviene con un rubinetto collettivo e di conseguenza non sarebbe a norma). Si lamentano poi dei tubi che passeranno lungo tutta l’area creando poca sicurezza negli spostamenti e nei camminamenti. Vi è poi poca protezione per le roulottes che si troveranno affacciate alla via senza protezione da eventuali atti vandalici e razzisti “vista la tensione fomentata dai consiglieri Claudio Cicero e Lucio Zoppello”. Vi è poi la questione aperta degli allacciamenti che non saranno forfettari.
Chiedono quindi, vista la mancanza del rispetto degli accordi del 27 novembre scorso che l´Amministrazione chieda a sua volta una proroga al prefetto di Venezia per complicazioni nei lavori. Senza contare che -ricordano. non possono “far spostare in questo periodo anziani, malati e bambini”.
E ora che accadrà? «Nel giorno stabilito – si legge nella determinazione del Comune- le case mobili dovranno essere preparate fin dalla sera precedente e gli allacciamenti dovranno già essere staccati prima delle 8. Il programma schematico con l´indicazione dell´ordine di rientro dei gruppi familiari interessati sarà fornito entro sette giorni dalla data di questa comunicazione. Avvenuto il posizionamento, ogni nucleo potrà procedere all´allacciamento della rete elettrica, idrica e alla fognatura per consentire il rientro. E solo quando le famiglie saranno sistemate verranno distribuite le chiavi dei servizi igienici».

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