Ulss7 Pedemontana, oltre 15mila mascherine e 38mila camici consegnati
Proseguono i rifornimenti dei Dispositivi di Protezione destinati al personale sanitario dell’ULSS 7 Pedemontana: anche nel fine settimana sono arrivati dall’Azienda Zero dei nuovi carichi, che già ieri sono stati smistati nei diversi ospedali e strutture territoriali. In totale, al momento, nei magazzini dell’azienda socio-sanitaria vi sono oltre 15 mila mascherine di varia tipologia e più di 38 mila camici in tnt, oltre a una serie di altre attrezzature (alcune centinaia di tute protettive e occhiali, 1.500 litri di detergente per mani e circa 1.700 litri di soluzione indroalcolica).
«Il flusso di materiali è costante – spiega il Commissario dell’ULSS 7 Pedemontana dott. Bortolo Simoni – e i nuovi arrivi vengono immediatamente distribuiti secondo il livello di rischio degli operatori e in base alle scorte a magazzino».
Proprio
per gestire nel modo più razionale eventuali donazioni, la Direzione illustra
anche la corretta procedura per i privati – aziende o singoli cittadini – che
volessero donare dei dispositivi di protezione.
Le donazioni non devono in nessun caso essere consegnate direttamente negli
ospedali, men che meno nei singoli reparti: vanno consegnati presso i due magazzini
dell’ULSS 7 Pedemontana. Per il Distretto 1 il magazzino di riferimento è
collocato in via Carpellina, presso l’ospedale San Bassiano, mentre per il
Distretto 2 è a Schio, in via San Camillo De Lellisis. In ogni caso, si chiede
cortesemente di contattare preventivamente gli addetti ai numeri 320 4077539
per il magazzino di Bassano e 335 7851326 per quello di Schio.
Il materiale qui ricevuto sarà verificato dagli operatori del Servizio Prevenzione e Protezione, per valutarne l’effettiva rispondenza alle normative e il tipo di protezione che può assicurare. Se idoneo sarà quindi distribuito al personale sanitario in base alle necessità.
Infine, un’ultima raccomandazione: «Per quanto nello spirito ogni donazione sia apprezzabile – sottolinea il dott. Simoni – chiediamo di portare in magazzino solo donazioni quantitativamente e qualitativamente significative: il rischio è quello di avere persone che si spostano senza motivo per portare materiali inadatti o in una quantità tale da non giustificare il rischio connesso con lo spostamento».