16 Dicembre 2025 - 15.23
Vicenza rafforza la rete di accoglienza per le donne vittime di violenza

È stato presentato oggi a Palazzo Trissino l’accordo tra il Comune di Vicenza, il Lions Club Vicenza Palladio e l’associazione Donna chiama donna per il supporto all’accoglienza di donne che hanno subito violenza, anche con figli, nell’ambito dei percorsi di uscita dalle situazioni di maltrattamento e di costruzione dell’autonomia personale.Il progetto prevede l’utilizzo di tre alloggi di “sgancio”, messi a disposizione dal Comune di Vicenza grazie a un accordo di programma con Ater e Regione del Veneto, destinati all’accoglienza temporanea di donne che, conclusa la fase di emergenza e messa in sicurezza, necessitano di supporto abitativo e di accompagnamento sociale per rafforzare la propria autonomia. Un quarto alloggio resterà riservato a emergenze sociali complesse.A firmare e illustrare l’intesa sono stati Matteo Tosetto, assessore alle politiche sociali del Comune di Vicenza, Francesco Paolo Russo, presidente pro tempore del Lions Club Vicenza Palladio, e Maria Zatti, presidente dell’associazione Donna chiama donna.«È un impegno che abbiamo assunto come amministrazione – ha spiegato l’assessore Tosetto – di garantire uno spazio abitativo per le donne che escono dal percorso di emergenza ma hanno bisogno di un ulteriore sostegno per partire con un nuovo progetto di vita. Un impegno concreto che siamo riusciti a portar avanti grazie a un finanziamento specifico del Comune di Vicenza con cui garantiamo l’affitto di quattro appartamenti Ater, grazie al Lions che ci aiuta ad arredare questi appartamenti e grazie a Donna chiama donna, gestore del nostro centro antiviolenza, che con le volontarie e professioniste in modo anonimo e gratuito dà un accompagnamento a queste donne».«Vicenza ha una convenzione con altri 35 comuni per la gestione del Centro antiviolenza – ha proseguito Tosetto – noi ci prendiamo carico di tutte le donne che hanno bisogno di un aiuto. Ma in questo momento abbiamo forti difficoltà a sostenere le spese, anche perché i posti nelle case rifugio non sempre sono disponibili immediatamente nell’emergenza. Per questo auspichiamo maggiori finanziamenti regionali specifici per le donne».Considerando sia il Centro Antiviolenza che lo sportello di Arzignano, nel 2024, il Centro Antiviolenza ha avuto in carico 466 donne, di cui 266 nuovi ingressi.Le donne con figli minori accolte nelle case rifugio residenti nell’ATS VEN_06-Vicenza sono state complessivamente 14. Per 8 di queste donne la spesa di 165.454,33 euro è stata sostenuta dai Comuni, con un ristoro da parte della Regione del Veneto di 64.000 euro rimborsati dalla Regione e il resto sostenuti per circa il 60 per cento dal Comune di Vicenza e per il rimanente 40 per cento dagli altri Comuni.La possibilità di garantire uno spazio abitativo sicuro e riservato rappresenta un passaggio fondamentale nei percorsi di uscita dalla violenza. Per rafforzare questa rete già attiva e consolidata, dunque, e per dare risposte concrete e tempestive ai bisogni delle donne, si aggiungono ora quattro appartamenti, che il Comune di Vicenza ha preso in affitto da Ater per 5 anni rinnovabili e un canone annuo totale di 20 mila euro.L’inserimento delle donne negli alloggi avverrà su autorizzazione del dirigente dei Servizi sociali del Comune di Vicenza, previa valutazione dei servizi territoriali e in accordo con il Centro antiviolenza, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con la donna. L’accordo prevede inoltre la possibilità di accogliere donne provenienti dai Comuni dell’Ambito territoriale sociale VEN_06 – Vicenza.L’associazione Donna chiama donna e il Lions Club Palladio, già protagonisti dal 2021 al 2023 del progetto sperimentale “La casa di Caterina”, garantiranno l’accompagnamento delle donne accolte attraverso attività di ascolto, consulenza, supporto alla genitorialità e contributi economici per sostenere le spese di accoglienza.Il Lions Club provvede all’acquisto degli arredi, garantisce il supporto alle beneficiarie con accesso agli strumenti dedicati (visite mediche, consulenze, orientamento al lavoro, supporto alla genitorialità), e promuove campagne di raccolta fondi..«Il Lions Vicenza Palladio ha partecipato sin dalla progettazione di questo servizio con Caterina Evangelisti – ha detto il presidente Russo – adesso si tratta solo di declinare in modo attuale la visione di un progetto: oggi con l’acquisto degli arredi, in passato con la raccolta fondi e la partecipazione di vari soci con la loro competenza e professionalità».Negli appartamenti, l’associazione Donna chiama donna garantisce l’affiancamento delle donne ospiti; su richiesta prevede eventuali supporti anche di tipo economico utilizzando le risorse della Valigia di Caterina; promuove campagne di raccolta fondi.«Le donne che ospiteremo sono motivate, – ha spiegato la presidente dell’associazione Maria Zatti – hanno già seguito un percorso di emergenza in un centro antiviolenza, non sono in situazioni di pericolo pesante, hanno voglia di rimettersi in gioco, e riacquisire forza per la vita propria e dei propri figli. Il periodo di permanenza è di 6 – 8 mesi, in cui la donna deve darsi da fare con il nostro aiuto ma anche con i propri strumenti, per fare un progetto di autonomia e trovare una casa attraverso il suo lavoro e le sue forze». |













