VICENZA – Non è profugo, ma verrà mantenuto fino al 2020

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Nemmeno gli agenti di polizia della questura di Vicenza potevano crederci. Un cittadino nigeriano, arrivato in Italia nel 2015, al quale è stato rifiutato lo status di profugo, dovrà attendere l’udienza di ricorso fissata per il 2020. In attesa di quella data, può girare liberamente in Italia e usufruire del programma di accoglienza profughi. Per un totale di 56 mesi, partendo dal giugno del 2015, data di arrivo, fino al 30 gennaio 2020. In sostanza saranno spesi 70 mila euro che, nell’ipotesi in cui il ricorso fosse rifiutato, sono di fatto sottratti a profughi di guerra reali. Una delle falle del sistema di accoglienza, ovvero la lunga attesa di verifica dello status dei migranti sulla quale molti migranti, di fatto, giocano per potersi garantire accoglienza in Italia.
Protagonista della vicenda un nigeriano di 21 anni, O.L., di stanza a Sassari, ma fermato ieri a Vicenza in Campo Marzo assieme a due connazionali, provenienti da Catania e da Trapani. Il giovane ha chiesto asilo politico appena arrivato in Italia. Non provenendo da una zona di guerra, tale domanda gli è stata rifiutata. Ha deciso di fare ricorso ed il Tribunale di Cagliari avrebbe fissato l’udienza per il 30 gennaio 2020.
Negli ultimi mesi le forze dell’ordine intercettano spesso migranti, in larga maggioranza nigeriani, provenienti da altre zone d’Italia.
Assieme a O.L., ieri in Campo Marzo vi era G.O., di 27 anni, anch’egli con una notifica di rigetto dello status di profugo e in attesa di udienza e E.O. di 28 anni, proveniente da Trapani che attende un’udienza di ricorso al Tribunale di Palermo. Quest’ultimo aveva con un documento di convocazione per la commissione di Trapani, appartenente ad un quarto migrante.
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