2 Settembre 2016 - 11.54

VICENZA – Gara degli aghi, sospeso Riboni per 10 giorni

soccorso
Dieci giorni di sospensione dal lavoro senza stipendio. E’ questa la ‘penalità’ inflitta dal servizio Affari Legali dell’Ulss 6 a Vincenzo Maria Riboni, primario del pronto Soccorso del San Bortolo. Si tratta dell’ennesimo capitolo della cosiddetta ‘gara degli aghi’, nome affibbiato ad un episodio che tutto sembra essere tranne che una ‘gara’.
La decisione è l’epilogo di un procedimento disciplinare interno perché sul verbale in cui denunciava il comportamento dei medici e infermieri che erano finiti sotto inchiesta, sono presenti, stando a quanto ha verificato l’azienda, affermazioni non corrispondenti al vero. Riboni ha già annunciato di aver fatto ricorso tramite il suo avvocato, Federica Coghetto. Il provvedimento è stato impugnato in Procura. Esulta il Nursind, sindacato degli infermieri, secondo cui “le sanzioni confermano la tesi secondo cui la gara non ci sarebbe stata e la vicenda trarrebbe origine da un verbale falsificato”. Il procedimento disciplinare su sei infermieri e due medici (concluso con sei archiviazioni e due richiami per uso improprio del telefono aziendale) era partito dopo la denuncia su una presunta chat su Whatsapp in cui il personale faceva gara a chi infilava gli aghi o le cannule più grosse ai pazienti. Ora la Procura dovrà stabilire come sono andate esattamente le cose.

In sostanza la vicenda sarebbe «inesistente e trarrebbe origine da un verbale falsificato»: lo stesso sindacato nella difesa degli infermieri aveva presentato una registrazione audio dell’incontro avvenuto fra il primario e il personale dopo che l’episodio era trapelato. A quel punto anche nei confronti del primario fra giugno e luglio era iniziato un procedimento interno.
La sospensione senza stipendio di Riboni verrà applicata nelle prossime settimane.

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