Vicenza – Comunisti contro Possamai: “Panchine contro i poveri, una vergogna classista”

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Nel pieno dell’estate, scoppia la polemica sulla decisione dell’amministrazione comunale di installare panchine con braccioli divisori anti-bivacco in alcune aree della città. A sollevare duramente la questione è Rifondazione Comunista di Vicenza, che accusa il sindaco Giacomo Possamai di “colpire i più fragili” e di criminalizzare la povertà nel nome del decoro urbano.
“Una scelta meschina, classista e disumana”, attacca la Segreteria Provinciale in un comunicato diffuso oggi. Secondo il partito, l’introduzione di questi arredi impedisce di fatto ai senzatetto o alle persone in difficoltà di sdraiarsi sulle panchine, negando loro un riparo minimo dal caldo o un luogo dove riposare.
“Vicenza si trasforma così in una vetrina per i benpensanti e in una prigione a cielo aperto per gli ultimi”, si legge nel testo, che condanna apertamente l’approccio dell’amministrazione: “Non è con i braccioli di ferro che si costruisce il decoro. Servono politiche sociali, non repressione”.
Rifondazione critica inoltre il centrosinistra vicentino, definendolo “da salotto buono”, e rivendica il diritto di tutti i cittadini – anche i più marginalizzati – a vivere la città: “Chi oggi dorme su una panchina ha più diritto a quella panchina di mille proclami sul degrado”.
Il partito annuncia battaglia contro quella che definisce “violenza sociale istituzionalizzata”, ribadendo che “la povertà non è un reato”. Sul tema non è ancora arrivata una replica ufficiale da parte del sindaco Possamai o della giunta comunale.













