Vicenza, Colombara all’attacco su GPS: “Sette milioni non versati, il Comune rescinda il contratto senza attendere oltre”

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Sette milioni di euro di canoni non versati e una gestione della mobilità urbana definita “fallimentare, dannosa e insostenibile”. È durissima la presa di posizione del consigliere comunale Raffaele Colombara, che, alla luce delle dichiarazioni rilasciate oggi dal sindaco Giacomo Possamai, chiede l’immediata rescissione del contratto con GPS (Global Parking Solutions), la società che gestisce i parcheggi pubblici in città.
«Oggi il sindaco Possamai ha confermato con parole nette quanto, come consigliere comunale, denuncio da mesi – anzi, da anni – attraverso interrogazioni, interpellanze e domande di attualità: la gestione della mobilità urbana da parte della società GPS è fallimentare», afferma Colombara in una nota. «I 7 milioni di euro di canoni non versati rappresentano un danno erariale enorme che ricade direttamente sulla qualità della vita dei cittadini, bloccando investimenti essenziali per scuole, strade, marciapiedi e servizi pubblici fondamentali».
Il consigliere punta il dito anche sulla qualità del servizio offerto da GPS, giudicata «carente sotto ogni profilo», dalla manutenzione alla pulizia, fino al recente caso del Bicipark alla stazione ferroviaria, rimasto inutilizzabile perché la società ha rifiutato la presa in consegna dei locali. «Non si tratta di un episodio isolato – incalza Colombara – ma della prova di una gestione irresponsabile e strutturalmente inadeguata».
Da qui, la richiesta formale all’amministrazione comunale: «Si proceda immediatamente con la rescissione definitiva del contratto, indipendentemente dall’esito del ricorso pendente al TAR. Vicenza non può restare ostaggio di una concessionaria inadempiente che mette a rischio la tenuta finanziaria dell’ente».
Colombara ricorda infine di aver già chiesto nei mesi scorsi di verificare eventuali responsabilità amministrative nella predisposizione della gara e nella stipula del contratto da parte dell’Amministrazione precedente, proponendo anche l’invio della documentazione alla Corte dei Conti.
«Vicenza merita una gestione della mobilità trasparente, puntuale e affidabile. I cittadini non possono più pagare il prezzo degli errori e delle omissioni altrui», conclude.













