12 Dicembre 2025 - 10.27

Vicentino – Scoperto arsenale di un bracconiere: silenziatori, richiami elettronici e specie protette catturate. Scatta maxi-denuncia

Marano Vicentino, dicembre 2025 – È bastato il ticchettio leggero di un uccellino in gabbia per svelare un vero e proprio sistema di bracconaggio organizzato. La Polizia Provinciale di Vicenza, impegnata in un servizio di controllo venatorio, ha infatti scoperto in un’abitazione di Marano un complesso apparato illegale fatto di armi alterate, richiami acustici elettromagnetici e numerosi uccelli di specie protetta.

Tutto è iniziato quando gli agenti, passando vicino a una siepe di lauro, hanno sentito un pettirosso saltellare all’interno di una gabbia a scatto, con il meccanismo di cattura già armato. Il piccolo uccello, vivo, veniva utilizzato come richiamo. Individuato il proprietario, gli agenti hanno avviato una perquisizione che si è presto trasformata in un elenco impressionante di irregolarità.

Armi modificazioni e silenziatori artigianali
Dentro l’abitazione sono stati rinvenuti una carabina ad aria compressa e un fucile semiautomatico. Nel garage, appoggiati al muro o riposti senza alcuna protezione, altri due fucili: un semiautomatico e un monocanna calibro 32. Nello stesso armadio, privo di serrature, erano nascosti cinque silenziatori artigianali.

Capanni mimetizzati e richiami acustici illegali
La perquisizione è poi proseguita nei due capanni da caccia allestiti nel giardino: nel primo i militari hanno trovato tre fucili monocanna, uno dei quali con silenziatore montato, oltre a un sofisticato sistema di sette richiami elettroacustici collegati a un caricabatterie per auto e amplificati da due altoparlanti nascosti tra le fronde. Nel capanno è stato rinvenuto anche un passero d’Italia ancora caldo, specie particolarmente protetta.
Nel secondo capanno, invece, è stato recuperato un fucile calibro 36/37.

Uccelli vivi e gabbie trappola
In giardino gli agenti hanno trovato 17 uccelli vivi e sei gabbie a scatto pronte all’uso, confermando un’attività di cattura sistematica e continuativa.

Una lunga lista di reati
Al termine dell’operazione, la Polizia Provinciale ha contestato al bracconiere una serie di violazioni: cattura di specie protette e particolarmente protette, uso di richiami acustici elettromagnetici, uccellagione tramite gabbie a scatto, alterazione di armi mediante silenziatori e omessa custodia di due fucili. L’uomo dovrà rispondere di tutto davanti al giudice.

Il commento della Provincia
“L’intervento di Marano Vicentino dimostra quanto sia fondamentale mantenere alta la guardia contro il bracconaggio” – dichiara Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega alla Polizia Provinciale. – “Non si tratta di episodi sporadici, ma di pratiche che vanno contrastate con fermezza. Ringrazio gli agenti per il loro lavoro: chi infrange le regole deve sapere che i controlli sul territorio sono costanti e capillari.”

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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