Veneto – Genitori contro il bullo in classe: “Non mandiamo più i figli a scuola”

Come scrive il Corriere del Veneto, a Treviso alcuni genitori di una scuola primaria del Trevigiano hanno deciso di tenere i figli a casa per protesta contro un compagno di classe definito “violento e turbolento”. Davanti all’istituto, ieri mattina, si è tenuto un presidio con cartelli e slogan come “Il bullismo non insegna, segna” e “Scuola serena per tutti”.
Le famiglie denunciano che, da mesi, la situazione sarebbe fuori controllo: il bambino in questione avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente i compagni, e persino costretto una maestra a ricorrere alle cure del pronto soccorso. «Abbiamo paura per i nostri figli» hanno dichiarato i genitori, accusando scuola e Comune di non essere intervenuti in modo efficace.
L’amministrazione comunale respinge le accuse e ricorda di essersi attivata fin da maggio, con contatti costanti con i genitori e l’avvio di un progetto educativo che prevede la presenza di due educatori speciali in classe due volte alla settimana. «Stiamo facendo tutto il possibile con i mezzi che abbiamo» ha spiegato l’assessore all’Istruzione.
Le famiglie, assistite dall’avvocata Luisa Pola, chiedono ora un intervento più incisivo da parte delle istituzioni scolastiche e regionali. «Non cerchiamo colpevoli — precisa il legale — ma soluzioni. È una questione di integrazione e di benessere dei bambini». Per ora, però, la tensione resta alta e la scuola si trova in una situazione di stallo.













