30 Ottobre 2025 - 9.58

Veneto – Appalto illecito nella vendemmia del Prosecco DOCG: 14 braccianti irregolari e due denunce

Nel corso della vendemmia 2025, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso hanno intensificato i controlli nei confronti di diverse aziende e società agricole attive nella Marca trevigiana, riscontrando numerose violazioni alla normativa sul lavoro e l’impiego irregolare di 14 braccianti, di cui tredici completamente “in nero”.

Durante le ispezioni, alcune situazioni più complesse hanno richiesto ulteriori approfondimenti. L’attenzione dei finanzieri della Compagnia di Conegliano si è concentrata su una ditta individuale di Zenson di Piave, il cui titolare, di origine pakistana, aveva stipulato un contratto d’appalto con una società proprietaria di un terreno a Valdobbiadene, destinato alla produzione di Prosecco DOCG. Al momento dell’accesso, erano presenti venti lavoratori, diciotto dei quali formalmente dipendenti della ditta dell’imprenditore pakistano.

Gli accertamenti hanno però rivelato gravi irregolarità: tra i braccianti impiegati, uno, di origine bengalese, è risultato privo di permesso di soggiorno, circostanza che ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Treviso sia del titolare della ditta individuale sia del lavoratore stesso. È stato inoltre individuato un lavoratore completamente in nero.

Le indagini hanno infine fatto emergere una più complessa ipotesi di appalto illecito. I rapporti tra l’imprenditore pakistano e il rappresentante legale della società agricola non rispecchiavano in alcun modo le condizioni previste dal contratto sottoscritto. L’elemento distintivo dell’appalto, ovvero l’autonomia organizzativa dell’appaltatore, risultava infatti assente: l’imprenditore non esercitava alcun reale potere direttivo sui lavoratori, che utilizzavano attrezzature e dispositivi forniti direttamente dalla società agricola.

Sulla base degli elementi raccolti, i finanzieri hanno segnalato alla Procura di Treviso sia l’imprenditore di origine pakistana sia il legale rappresentante della società agricola per il reato di appalto illecito, previsto dal Decreto Legislativo n. 276/2003 (Decreto Biagi).

L’operazione rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’impegno della Guardia di Finanza di Treviso nel contrasto al lavoro sommerso, un fenomeno che non solo sottrae risorse all’Erario, ma compromette i diritti dei lavoratori e altera la leale concorrenza con le imprese che operano nel rispetto delle regole.

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