Stefani presenta il programma legislatura: giovani, sociale, sanità e territorio al centro dell’azione regionale

VENEZIA – Il presidente della Giunta regionale del Veneto, Alberto Stefani, ha presentato oggi, 18 dicembre 2025, in Aula consiliare a palazzo Ferro Fini, le linee programmatiche di governo per i prossimi cinque anni, che segneranno la XII Legislatura regionale.
La seduta si è aperta alle 9.30, come da convocazione, con il saluto del presidente del Consiglio regionale Luca Zaia, che ha dato il benvenuto al nuovo presidente e alla Giunta. In apertura si è proceduto, per alzata di mano, alla surroga dei consiglieri nominati assessori. Le supplenze per l’esercizio delle funzioni consiliari sono state assegnate a: Silvia Calligaro (Fratelli d’Italia) in sostituzione di Dario Bond; Enoch Soranzo (Fratelli d’Italia) per Filippo Giacinti; Fabio Benetti (Fratelli d’Italia) per Valeria Mantovan; Matteo Baldan (Fratelli d’Italia) per Lucas Pavanetto, nominato vicepresidente della Giunta; Stefano Marcon (Lega) per Paola Roma; Claudia Barbera (Lega) per Diego Ruzza; Mirko Patron (Forza Italia) per Elisa Venturini; Morena Martini (Lega) per Marco Zecchinato.
Conclusa la fase delle surroghe, Stefani ha illustrato la distribuzione delle deleghe e le priorità del mandato. «Avvertiamo forte la responsabilità nei confronti delle nuove generazioni», ha esordito, richiamando l’articolo 6 dello Statuto regionale, che impegna la Regione ad agire secondo il principio di responsabilità verso le generazioni future.
Tra i primi temi affrontati, il sostegno ai giovani, anche sul fronte dell’accesso alla casa, e il sociale, destinato a orientare le scelte di più assessorati. Stefani ha sottolineato l’invecchiamento progressivo della popolazione e l’obiettivo di garantire un invecchiamento attivo, con residenze adeguate per anziani, un’urbanistica sostenibile e quartieri a misura di persone non autosufficienti. Ha promesso interventi specifici contro la solitudine, curando sia l’aspetto fisico sia quello psicologico.
Altro asse centrale sarà il disagio giovanile, in particolare la salute mentale. «È fondamentale favorire sportelli di ascolto nelle scuole e formare professionisti preparati», ha detto. Sul fronte sanitario, Stefani ha ribadito la necessità di rafforzare la correlazione tra sanità e mondo dell’impresa, garantendo anche l’assistenza domiciliare e potenziando il welfare sociale.
Tra le sfide strategiche indicate figurano l’investimento nel capitale umano, il rafforzamento del legame tra istituti tecnici e professionali e imprese, la valorizzazione dei talenti e l’istituzione di un Tavolo per la sburocratizzazione. Previsto anche un dialogo costante con le Università per politiche condivise.
Stefani ha poi affrontato i temi di agricoltura e pesca, definiti settori strategici, della rigenerazione urbana, della mobilità sostenibile e della montagna, che avrà una delega specifica. Confermato il sostegno al Terzo settore e l’impegno per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, anche attraverso politiche di area vasta. Centrale anche il turismo, chiamato a valorizzare l’identità del Veneto nel mondo, e il ruolo di cultura e sport come strumenti di dialogo e inclusione.
Il presidente ha parlato inoltre di partecipazione giovanile, del recupero dell’autorevolezza della professione docente e ha proposto l’istituzione di una Cabina di regia per promuovere il territorio veneto nelle sedi strategiche. In chiusura, una proposta definita “irrituale”: approvare entro sei mesi, in modo trasversale, il progetto di legge sui Caregiver, presentato dall’opposizione nella scorsa legislatura. «Non mi interessa mettere il mio nome sulle proposte normative», ha affermato. «Voglio servire i territori portando la mia esperienza di sindaco».
È seguito un lungo dibattito, con interventi di numerosi consiglieri. Giovanni Manildo ha garantito un’opposizione propositiva, chiedendo priorità al tema dei Caregiver e una forte difesa della sanità pubblica. Stefano Valdegamberi ha apprezzato l’attenzione al sociale e invocato sburocratizzazione, soprattutto in agricoltura. Elena Ostanel ha posto l’accento sull’emergenza giovani e sulla necessità di politiche concrete per la casa e il rilancio delle ATER.
Ampio spazio è stato dedicato alla sanità negli interventi di Carlo Cunegato, Flavio Baldan, Nicolò Maria Rocco e Anna Maria Bigon, che hanno chiesto più investimenti sulla medicina territoriale, sulla salute mentale e sugli organici. Temi come innovazione, autonomia, ambiente, sicurezza, mobilità, montagna, olimpiadi Milano-Cortina, contrasto alle mafie, welfare, lavoro e diritto alla casa sono stati affrontati, tra gli altri, da Alessio Morosin, Paolo Galeano, Riccardo Szumski, Gianpaolo Trevisi, Alessandro Del Bianco, Antonio Dalla Pozza, Rossella Cendron, Matteo Pressi, Claudio Borgia, Jonatan Montanariello e Riccardo Barbisan, con posizioni sia di sostegno sia critiche, spesso richiamando la necessità di discontinuità rispetto alle passate gestioni.
La seduta si è conclusa con le repliche del presidente Alberto Stefani, che ha risposto alle osservazioni dei consiglieri ribadendo gli impegni programmatici e il senso del mandato, improntato – ha detto – all’ascolto, alla responsabilità e a una visione di lungo periodo per il Veneto.













