7 Novembre 2018 - 10.30

SPORT – Calcio a 5: l’Arzignano tra sconfitte e incertezze

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Ma Arzignano se la merita davvero la serie A? Una domanda sorge spontanea a molti tifosi e appassionati non solo della squadra biancorossa ma del futsal in genere dopo la brutta sconfitta nel derby di lunedì sera con la Came Dosson. Una domanda a cui il presidente Vladimiro Sgaggero trova subito una risposta forte e decisa per rispedire al mittente eventuali malumori e per tranquillizzare il suo ambiente sicuramente uscito scosso dalla sfida in terra trevigiana. “La serie A ce la siamo conquistata e meritata lo scorso anno con una grande stagione. Sapevamo che non sarebbe stato facile tanto meno una passeggiata iniziare il nostro cammino in un torneo dove molte squadre sono più attrezzate di noi. La sconfitta con la Came è stato un passo falso che dobbiamo dimenticare in fretta. Bisogna girare subito pagina e alzare la testa perché sabato col Catania dobbiamo ritrovare la via della vittoria consapevoli che non sarà per niente facile”. Il numero arzignanese prima di rientrare a casa è voluto fermarsi coi suoi ragazzi negli spogliatoi, un breve discorso puntando tutto sul fatto che il pesante ko in casa Came deve essere un punto di partenza e non un pesante arrivo: “I ragazzi erano delusi e tristi. In settimana avranno il tempo e il modo di analizzare quello che hanno sbagliato e quello che devono migliorare. A fine partita ho semplicemente detto loro che dobbiamo stare tutti uniti e di non avere paura di nessuno. La società crede nel loro lavoro e sono convinto che tutti assieme potremmo uscire da questo post derby a testa alta”. A decidere il derby i primi venti minuti con una partenza razzo degli uomini di mister Rocha che sono andati al riposo sul 6 a 0. Ogni tiro si trasformava in oro colato per i trevigiani abili a concretizzare ogni palla gol dalle parti di una difesa biancorossa da registrare. “Sapevamo che sarebbero partiti così forte – spiega mister Stefani – ma non che ci avrebbero asfaltati in questo modo. Dura digerire una sconfitta così, ancora di più dopo essere stato cacciato nel finale di gara. Loro hanno sfruttato la maggior prestanza fisica su un campo piccolo che certo non ha favorito il nostro gioco, in poche parole è andato tutto storto”. Neppure qualche decisione arbitrale ha aiutato i biancorossi che hanno protestato per due rigori non concessi e imprecato per i legni colpiti. “Sotto di quattro gol c’era un rigore evidente per fallo su Tres non dato. Una azione che magari avrebbe riaperto la partita. Anche nel primo tempo abbiamo cercato di alzare il ritmo e di essere più cattivi ma loro nei contrasti ci hanno sempre sopraffatti. Eravamo come in un incontro di pugilato con un paio di categorie di pesi differenti”. Nella ripresa però la mossa del portiere di movimento ha dato fiducia ai biancorossi che hanno preso campo e messo paura ai trevigiani. “Nel secondo tempo ci siamo piaciuti di più, certo loro come era logico hanno abbassato il ritmo e noi siamo stati bravi ad aggredirli con maggior frequenza. Tanti cambi veloci per tenere tutti sulle spine, da qui dobbiamo ripartire pensando già alla partita che sabato porterà al PalaTezze una collega matricola in serie A come il Catania dotata di ottimi singoli e fresca di un successo da morale contro il quotato Eboli”. Unione di intenti e qualche giocata top, come la sforbiciata gol di David Tres, una delle poche gioie per i tifosi biancorossi accorsi lunedì a Dosson. Ripartire da li tutti uniti come chiesto dal presidente Sgaggero perché la salvezza in serie A è il solo obiettivo stagionale di tutta Arzignano.

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