13 Ottobre 2015 - 12.04

SCHIO – Il sindaco: "Vagonate di letame sulla città"

schio

Non usa mezzi termini il sindaco di Schio, Valter Orsi, per apostrofare la linea politica tenuta dall’opposizione PD e Tessiamo in Consiglio Comunale. Alla fine di un dibattito infuocato che ha avuto come tema la questione profughi, il primo cittadini risponde alle pesanti critiche del PD più permissivista su questo fronte. Il consiglio comunale straordinario è stato chiesto proprio dal Partito democratico e dalla civica TesSiamo Schio.
Subito critiche al sindaco da parte Maria Girotto del Pd. Il sindaco, con la gestione profughi nell’ex colonia Città di Schio, avrebbe creato paure e allarmismi in una città da sempre abituata all’accoglienza e al sociale con il suo volontariato solidale. Segue Carlo Cunegato di TesSiamo che accusa Orsi di aver accantonato il problema relegando i profughi nell’ex Città di Schio, zona isolata. Rincara Giovanni Battistella, capogruppo del Pd, ribadendo che Schio è città dell’accoglienza e chiede al sindaco se intende o no amministrare gli immigrati, cittadini del mondo. Ribatte Orsi accusando il PD e Tessiamo di aver volutamente gettato vagonate di letame sulla città di Schio. Tutto per un calcolo politico, con dichiarazioni false e tendenziose alle TV e agli organi di stampa nazionali. In consiglio si è creato un clima da stadio, con il pubblico a tifare per l’una o per l’altra parte, con vantaggio di Orsi.

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Il Pd ha poi presentato una mozione per chiedere se il sindaco intende o meno firmare con la Prefettura il documento di “accoglienza diffusa” che pone il limite dell’arrivo di profughi al 2 per mille degli abitanti per ognuno del 32 Comuni dell’Ulss 4 Alto Vicentino. Su tale documento Schio si è presa del tempo per riflettere e avere chiarificazioni. Una mossa, a detta del PD e di Tessiamo, che farebbe emergere la ‘non volontà’, da parte di Orsi, di assumersi responsabilità nella gestione dei profughi.
Replica infine Orsi: nessuna firma se non arrivano garanzie chieste alla Prefettura. “Non chiudiamo le porte ai profughi -dice-, servono regole chiare. La mozione è stata poi bocciata per 17 voti (Noi cittadini, Schio Veneto Stato, Lega nord, Forza Italia e 5 Stelle) a 6 (Pd e TesSiamo).

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