OGGI – Sindrome di Down, una Giornata Mondiale per l’inclusione

“What I bring to my community”: come una persona con la sindrome di Down può contribuire alla sua comunità. Questo è il motto e l’hashtag della Giornata Mondiale Sindrome di Down di quest’anno, che torna, come ogni anno proprio oggi, il 21 marzo. Attraverso il tema scelto per il 2018, “Il mio contributo alla società ”,(#WhatIBringToMyCommunity #WDSD18) si vuole evidenziare il valore aggiunto che le persone con la sindrome portano nel mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero e combattere i pregiudizi che le vedono ancora solo come persone da assistere. Negli ultimi 40 anni in Italia ci sono stati molti cambiamenti, si è allungata l’aspettativa di vita, tutti i bambini con sdD frequentano la scuola di tutti, è cresciuto il loro livello di autonomia e circa il 12% degli adulti ha un lavoro, grazie all’impegno di queste persone, delle loro famiglie e delle Associazioni. In particolare ci sarà a New York la conferenza internazionale “What I bring to the workplace”, che si terrà proprio oggi presso la sede delle Nazioni Unite. L’AIPD Nazionale, l’Associazione Italiana Persone Down presenterà l’esperienza del progetto “A Valueable Network”, a cura della dott.ssa Paola Vulterini, responsabile dell’iniziativa. La Giornata Mondiale della Sindrome di Down, World Down Syndrome Day (WDSD), è nata nel 2006 e viene celebrata in tutto il mondo. Nel 2011 la Giornata è stata riconosciuta e proclamata ufficialmente anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Come mai questa data? E’ stato scelto il 21 marzo, il 21/03, per sottolineare l’unicità della triplicazione (trisomia) del cromosoma 21 che è la causa della sindrome di Down. In Italia sono circa 40mila le persone affette dalla sindrome, con un’età media 25 anni. Come ricorda l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, la condizione colpisce circa un nuovo nato su mille e se all’inizio 100 anni fa la sopravvivenza media era 10 anni ora circa l’80% dei malati supera i 50. Si stima che in Italia che la sopravvivenza media sia 62 anni.













