NANTO – Zancan e i gioielli a forma di arma, ecco la Legittima Difesa Collection
La rapina di Nanto diventa in qualche modo marketing e il protagonista di questo curioso connubio è proprio la vittima designata dei rapinatori che ad inizio 2015 assaltarono la gioielleria di Ponte di Nanto, Robertino Zancan. L’imprenditore del Basso Vicentino ha creato una collezione di gioielli con forme di pistola, proiettile, bombe a mano. Una linea dedicata, insomma, alla legittima difesa, questione letteralmente esplosa dopo l’episodio sanguinoso in cui il benzinaio Graziano Stacchio, uccide accidentalmente un nomade che stava assaltando il punto vendita dello stesso Zancan.
Legittima Difesa Collection, si chiama ed i suoi pezzi sono accompagnati dallo slogan provocatorio “Fai brillare questo Natale di una luce speciale!”. “Volevo chiamare la collezione Calibro zero, perché non esiste ed è innocuo, ma poi ho visto che suonavano meglio Articolo 52 o Legittima Difesa e ho scelto quest’ultimo”, ha spiegato il gioielliere.
Non si è fatta attendere la reazione della Chiesa, che fra lo scandalo Bertone e Vatileaks, decide di rivolgere la propria reprimenda a Zancan. Ad intervenire è la Commissione diocesana della pastorale sociale e del lavoro, per cui “la tentazione di ricorrere alle armi è un meccanismo da rimuovere” e ancora… “A Vicenza e nel Veneto si reclama maggior sicurezza – sottolineano i responsabili diocesani – Lo si fa spesso in toni sguaiati invocando un presunto diritto alle armi, anche per difendere proprietà e cose spesso considerate più importanti della vita. L’unica che è davvero sacra e inviolabile”.














