Meteo estremo: incendi in Australia Occidentale, blackout a San Paolo e nevicate alle Canarie

Il caldo estremo e gli incendi boschivi continuano a devastare l’Australia Occidentale, con temperature previste superiori ai 40 °C nei prossimi giorni. Il Bureau of Meteorology ha emesso un’allerta per ondata di calore intenso in gran parte del sud-ovest, mentre gli effetti degli incendi verificatisi nel Nuovo Galles del Sud a inizio dicembre hanno già causato distruzione di abitazioni e vittime. Anche l’Australia Meridionale e il Nuovo Galles del Sud sono sotto avviso di ondata di calore a causa di una dorsale di alta pressione che porta sole cocente su gran parte della regione.
In Brasile, la città di San Paolo è stata immersa nel buio la scorsa settimana dopo che forti venti hanno danneggiato la rete elettrica, provocando la caduta di alberi e linee elettriche e cancellazioni di centinaia di voli all’aeroporto di Congonhas. Oltre 1 milione di residenti sono rimasti senza elettricità mentre le aziende di servizi pubblici lavorano al ripristino della rete.
Negli Stati Uniti, la Central Valley della California ha registrato una delle settimane più nebbiose e uggiose degli ultimi trent’anni. La nebbia di Tule, solitamente temporanea, ha mantenuto le temperature all’aeroporto internazionale di Sacramento sotto gli 8 °C per più di una settimana, alimentata dalle eccezionali piogge autunnali che hanno saturato i terreni.
Infine, in Spagna la tempesta Emilia ha portato intense piogge, forti venti e nevicate alle Isole Canarie. A Tenerife, gli accumuli di neve al Parco Nazionale del Teide sono stati tra i più alti dal 2016, costringendo alla chiusura del parco. Raffiche oltre gli 80 km/h hanno interessato anche Lanzarote e Gran Canaria. Si prevede un graduale ritorno a condizioni più stagionali nei prossimi giorni.













