L’orrenda fake news diffusa da complottisti, trumpiani e putiniani contro il cancelliere tedesco Scholz

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A otto giorni dalle elezioni federali anticipate, Olaf Scholz ha voluto lanciare un messaggio di fermezza alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, evento annuale che si tiene nella città tedesca. Nel suo intervento di sabato 15 febbraio, il cancelliere ha messo in guardia dai rischi di un ritorno dell’estrema destra al potere in Germania. “L’AfD è un partito i cui esponenti minimizzano il nazionalsocialismo e i suoi crimini mostruosi, come quelli commessi a Dachau. Chi si impegna a non ripetere la storia non può sostenere l’AfD”, ha dichiarato Scholz nel suo discorso, disponibile online. Attualmente, i sondaggi indicano l’AfD al secondo posto, dietro alla CDU.
La fake news diffusa da trumpiani, filo-russi e complottisti
Le parole del cancelliere e i riferimenti al periodo nazista hanno suscitato reazioni indignate su X, alimentando una fake news diffusa da ambienti trumpiani, filo-russi e complottisti. Tra questi, l’ex senatore francese Yves Pozzo di Borgo, noto per la sua adesione a teorie cospirazioniste, ha rilanciato la voce secondo cui Scholz sarebbe il “nipote di un nazista”, con un nonno appartenente alle Waffen-SS. Un altro profilo online ha addirittura collegato il cancelliere a Friedrich Karl Max Scholz, noto come Fritz von Scholz, generale delle SS.
Questa affermazione è del tutto infondata. Già circolata nel 2022 e diffusa da canali Telegram vicini alla propaganda russa, è stata smentita da fonti autorevoli. La foto di Fritz von Scholz, effettivamente un alto ufficiale delle SS, è stata associata a quella di Olaf Scholz senza alcuna prova di un legame familiare. Secondo l’agenzia di stampa dpa, che ha consultato gli archivi federali, Fritz von Scholz era austriaco e morì in Estonia nel 1944 senza lasciare discendenti.
Olaf Scholz ha sempre dichiarato, anche nella sua biografia ufficiale, di essere nato e cresciuto ad Amburgo, con un nonno ferroviere e genitori impiegati nell’industria tessile. Nonostante la smentita del governo federale già nel 2022, la teoria cospirazionista continua a riemergere, in particolare in momenti cruciali della politica tedesca, come ora, a pochi giorni da un’elezione decisiva per il futuro del cancelliere e del suo partito.













