8 Novembre 2022 - 17.09

“InnoVì”, a Vicenza il primo incubatore italiano al femminile

Undici start up, tutte a prevalenza femminile e provenienti da sette regioni d’Italia. Sono gli elementi di InnoVì l’incubatore realizzato da Comune di Vicenza e Fondazione Emblema con il sostegno di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e cofinanziato da Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.Il progetto è stato presentato ieri in sala consiglio a Palazzo Trissino dal sindaco Francesco Rucco, dall’assessore alle attività produttive Silvio Giovine, dal presidente di Fondazione Emblema Tommaso Aiello, dal CEO & founder di Ohoskin Adriana Santanocito e dal Co-Founder e CEO di O.S.A. Officina Sartoriale Alternativa Stefania Malfatti.”Prende il via oggi il percorso di formazione InnoVì che vede impegnati il Comune insieme a Fondazione Emblema, ANCI e Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere la formazione a favore delle imprese gestite da donne – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco -. Si tratta di un’opportunità ricolta alla popolazione femminile che spesso riscontra difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro in ruoli adeguati. Pertanto il progetto vuole offrire nuovi strumenti che consentiranno di essere più efficaci e di raggiungere con determinazione gli obiettivi”.”Con InnoVì intendiamo mettere al centro il tema della imprenditoria femminile in un Paese in cui la percentuale di donne che ricoprono ruoli di responsabilità nelle imprese è di appena il 22% – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine -. Un progetto di accelerazione totalmente dedicato a team femminili che oggi prende il via e con cui vogliamo dare un contributo alla crescita e allo sviluppo del tessuto produttivo italiano e, con fatti concreti, non a parole, incidere rispetto al grande tema delle pari opportunità nel mondo del lavoro.“InnoVì è un unicum per quanto riguarda le attività di animazione all’autoimprenditoria nel panorama nazionale – ha dichiarato Tommaso Aiello, Presidente della Fondazione Emblema – perché per la prima volta si realizzerà un percorso di accelerazione riservato a team al femminile. In più, grazie ad un format misto on/off line, pensiamo di definire un modello di accelerazione “leggero” e replicabile che possa far lavorare insieme team distribuiti su tutto il territorio nazionale senza richiedere un distacco duraturo dai loro abituali luoghi di lavoro”Con InnoVì per la prima volta viene realizzato un programma di incubazione dedicato interamente a startup con una maggioranza di donne. Inoltre, si sperimenta un format di formazione snello che alternerà attività in presenza a Vicenza e online lungo i sei mesi del programma.Le attività si concluderanno ad aprile con un Club Deal in cui le startup potranno presentare le idee di impresa a potenziali investitori.Lo scouting delle startup è stato curato dalla Fondazione Emblema all’interno del network della Borsa della Ricerca, il principale evento di matching tecnologico in Italia che viene promosso dal 2010.Sono 11 le realtà, provenienti da Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Sicilia, Puglia e Veneto che inizieranno il percorso.
• DReAM-IT, Napoli, promuove lo sviluppo di materiali innovativi provenienti dal recupero dei materiali di scarto organici, favorendo la nascita di modelli di produzione innovativa e circolare.
• Bio3DmatriX, Genova, specializzata nello sviluppo di modelli in vitro del cervello per lo studio di patologie neurodegenerative.
• Egiderma, Pavia, ha sviluppato un dispositivo medico per la cura delle ferite complesse, con una nuova tecnologia in fibra.
• Enigma, Milano, propone un’etichetta anticontraffazione che permette di certificare l’autenticità dei prodotti.
• Formatori Italiani, Milano, ha sviluppato una piattaforma che mette in contatto formatori e professionisti in base alle proprie esigenze.
• Kymia, Catania, sfrutta lo scarto del pistacchio di Bronte in una crea antirughe dal forte potere antiossidante.
• Lapis, Napoli, punta a sviluppare un servizio linguistico multilingue di assistenza alla scrittura inclusiva online.
• Leb World, Foggia, ha brevettato e realizzato un packaging a zero contaminazione per i settori Nails, SkinCare e Pharma.
• Officina Sartoriale Alternativa, Padova, propone di sviluppare una piattaforma fisico-digitale B2C e B2B che unisce tutti gli attori della moda con l’obiettivo di ridurre lo spreco di risorse, tempo e il sovra consumo.
• Ohoskin, Catania, ha brevettato e creato un materiale bio based alternativo alla pelle di lusso realizzato con arance e cactus.
• Outsider, Bologna, tramite un’applicazione fornisce allo studente fuori sede o internazionale una guida digitale della città con i servizi di cui può usufruire.
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