I dolori gossippari della bella Moretti
Alla fine il problema è sempre il gossip, che ti può rendere celebre, ma può anche smascherarti e può, a volte, mandarti in confusione.
Certamente lo sapeva già Alessandra Moretti, ma dalla sera di lunedì 8 settembre ne è ancora più consapevole, dopo che nella trasmissione In Onda su La7 ha involontariamente chiamato Marco Travaglio con il nome Massimo, quello del conduttore televisivo Giletti, insieme al quale questa estate in spiaggia la deputata europea del Pd è stata fotografata in un bacio rivelatore.
Naturalmente la foto è diventata la copertina di un settimanale, in questo caso Chi del direttore Alfonso Signorini, che la perfida Gruber mostra in chiusura di trasmissione, chiedendo alla Moretti se quello con il conduttore è amore vero.
Non è contenta la deputata Pd, lo si vede dietro il sorriso che comunque ostenta per fare quella che non si lascia mettere in imbarazzo, così, mentre si mette a posto i capelli e esibisce modestia, spiegando come non comprenda che una volta sui giornali di gossip apparivano le principesse e ora ci va una come lei, sfodera la frase ad effetto: “il mio amore è solo per i miei figli”.
Tutto bene, uscita un po’ troppo sdolcinata, ma sicuramente efficace per colpire il cuore di mamme, papà e nonni all’ascolto.
Sembra finire tutto lì, ma poi arriva lo scivolone, con quel Massimo che le sfugge e su cui lei cerca di ridere. Ormai però è fatta e oggi la Moretti è su tutti i siti e su ogni giornale, non per quello di cui ha parlato per oltre un’ora con il duo Travaglio, Gruber, ma per quella piccola, ma definitiva gaffe, che dimostra come il suo fastidio fosse lì, mentre sorrideva, a scavare nelle sue certezze, fino ad arrivare al suo scopo di mandarla in confusione.
Peccato, perché tutta la trasmissione era stata la Moretti che avevamo imparato a conoscere durante la campagna elettorale del 2013, quando era tra i portavoce del Comitato Nazionale del Pd e di fatto la donna immagine di quel periodo, scelta direttamente dal capo Pierluigi Bersani.
Sempre misurata, con quell’aria competente e sorridente, ma mai fino in fondo coinvolgente. Con quel distacco di chi a scuola sa la materia e te la snocciola da cima a fondo, ma non si capisce se effettivamente gli interessa, se l’ha approfondita per davvero.
Era un po’ che non si vedeva in televisione dalle nostre parti, naturalmente per i suoi impegni a Bruxelles, anche se quel bacio a Giletti ha naturalmente scatenato chi non la ama, dicendola distratta e non del tutto coinvolta nel suo ruolo di parlamentare europea.
Sicuramente non è più l’immagine del Pd di Renzi, che comunque lei ha cercato per tutta la trasmissione di valorizzare e difendere dalle domande della Gruber e dalle obiezioni di Travaglio sull’operato dell’attuale Governo.
Certo perché la Moretti oggi è sul carro del Matteo presidente del Consiglio, su cui è salita appena ha capito che era destinato a correre fino a Palazzo Chigi, probabilmente sistemandosi appena i capelli, con celato imbarazzo, quando le ruote sono passate sul suo scopritore Bersani prima, e su Enrico Letta poi.
Solo un sobbalzo, avrà pensato, ma la strada verso il rinnovamento del Paese non può essere tutta liscia, qualche inciampo è da aspettarselo.
E poi c’è la bellezza a complicare le cose.
Perché bella è bella, la Moretti, su questo non si discute.
Come lo sono in realtà altre giovani donne del Pd di oggi, tra cui naturalmente la ministro Maria Elena Boschi, ma non solo.
E tutte, sebbene divise fra loro da rivalità interne o diffidenze di vario genere, unite dallo stesso problema di apparire sempre brave e preparate, mai fuori posto per nascondere o far dimenticare di essere belle, sempre comunque preoccupate di essere al massimo graziose, ma non avvenenti, se proprio necessario attraenti, ma mai seducenti.
In fondo il retro pensiero che possano essere lì per il loro bel viso o per come sanno portare i tacchi non se lo sono inventato loro, ma è sempre latente ed emerge anche in quelle copertine di loro al mare, in bikini, per vedere se mentre non si riesce a tenere a bada la spesa pubblica loro almeno riescono a contenere la cellulite.
E’ un problema nostro pensare che una donna debba sempre dimostrare qualcosa più degli uomini, è un problema che dobbiamo risolvere e dobbiamo farlo presto.
Lo ha detto anche Rosy Bindi in una recente intervista quando poi, però, c’è cascata pure lei e ha aggiunto che le sue colleghe sono certamente brave, ma magari sono lì anche perché belle.
Chissà cosa avrà pensato la Moretti, che comunque alle ultime elezioni europee, secondo dati di fonte wikipedia, ha preso oltre 230 mila preferenze ed è stata la prima eletta nel Nord Est.
Numeri importanti, che parlano di una politica ormai di livello nazionale, non più solo un avvocato matrimonialista o la vicesindaco e assessore all’istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Vicenza che si occupava di integrazione dei bambini stranieri nelle scuole.
Una politica che ha presentato un progetto di legge per il divorzio breve, con un suo fondamento per risolvere una materia complessa, su cui certamente serve una normativa più moderna.
Una politica che oggi siede al Parlamento Europeo come la quarta più votata in assoluto in Italia e la seconda nel suo partito.
Una politica che però sembra sempre un po’ sfuggente e irraggiungibile, protetta dalla sua presenza sempre un po’ algida, dalla sua competenza troppo monocorde, dalla sua bellezza che la imbarazza.
Ma poi arriva una gaffe su un piccolo fatto di gossip e va in confusione e tutta l’impalcatura crolla, smascherando quello che vorremmo in realtà sempre vedere.
Una donna per quello che è, con le sue debolezza, i suoi timori, le sue incazzature, la sua determinazione, la sua intelligenza. E anche, perché no, la sua bellezza. O forse no?














