Ex Bocciodromo, tensione in via Rossi: un centinaio di attivisti presidia l’edificio in vista dello sgombero

Mattinata di tensione a Vicenza in via Rossi, dove circa cento attivisti No Tav del centro sociale ex Bocciodromo hanno presidiato lo stabile, barricandosi all’interno e all’esterno in attesa dello sgombero disposto dal Comune in vista della demolizione. Le forze dell’ordine, presenti dalle prime ore del mattino con mezzi blindati, hanno intimato ai manifestanti di lasciare autonomamente il presidio, senza ottenere risultati, e hanno poi iniziato a smontare le barricate e a far defluire gli occupanti arrampicati sui piani superiori tramite le impalcature costruite nei giorni scorsi. L’ex Bocciodromo, sede dal 2011 di attività culturali e assemblee contro la Tav e ribattezzato “Boscodromo”, deve lasciare spazio al prolungamento di via dell’Arsenale, opera complementare all’alta velocità. Nei giorni precedenti, gli attivisti avevano organizzato turni di presidio e persino una “colazione sociale” davanti allo stabile, mentre il Comune aveva disposto il divieto di sosta con rimozione forzata su via Rossi e via Masotto fino a cessate esigenze. Lo sgombero in corso segna un passaggio simbolico in un contesto di forte opposizione, in attesa dell’ingresso delle ruspe che dovrebbe avvenire nelle prossime ore, mentre altre proprietà comunali destinate a demolizione nell’ambito dei lavori Tav attendono interventi simili.













