7 Maggio 2025 - 11.58

Brendola – Il futuro della Chiesa Incompiuta visto da 6 studenti del Liceo Pigafetta

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Per nulla impacciati e con fare spigliato e coinvolgente sei studenti del liceo classico Pigafetta di Vicenza, Cristiano, Marco, Manuele, Beatrice, Daniele e Stefano, su invito del Sindaco Bruno Beltrame, hanno presentato al Consiglio Comunale il loro progetto per dare un futuro all’Incompiuta e valorizzare un edificio storico di Brendola, entrato a far parte dei “Luoghi del cuore Fai”.

Gli studenti, seguiti dalla professoressa Giacomelli nell’ambito del programma di storia dell’arte, hanno dato sostanza alla loro idea, dopo aver approfondito in classe la storia e l’architettura della Chiesa di Brendola, mai conclusa e mai consacrata. Le linee guida entro le quali si sono mossi gli studenti del Pigafetta, sono state illustrate ai Consiglieri mediante l’ausilio di slide e rendering.

Tra i punti salienti del “progetto” vi sono il mantenimento delle strutture originali e dell’estetica interna del luogo, l’inserimento di opere d’arte in esposizione, la promozione dell’aspetto con il fine di rendere il manufatto “attrattivo” e idoneo ad un utilizzo in particolare modo da parte dei giovani, un luogo fisico di socializzazione e di ritrovo serale per i giovani, anche e soprattutto per contrastare il fenomeno sempre più pericoloso della sovraesposizione da smartphone.

Ovviamente il lavoro di gruppo ha ottenuto il massimo dei voti oltre che dalla scuola anche dal Consiglio Comunale.

Congratulazioni a questi studenti – afferma il sindaco Bruno Beltrame – che hanno la visione ed il coraggio di immaginare un futuro per uno dei simboli della nostra comunità. Sono stati artefici di un progetto di recupero architettonico che non solo preserva la memoria e la bellezza del passato, ma dona nuova vita all’Incompiuta, con lo stesso approccio portato avanti da questa amministrazione di preservare la memoria storica dell’Incompiuta rendendola fruibile come spazio pubblico. Chissà mai se in un futuro non troppo lontano, qualche loro spunto possa essere colto…… Solamente il fatto – sottolinea il sindaco – che dei giovani studenti abbiano a cuore l’Incompiuta, è un segnale inequivocabile che siamo sulla strada giusta per la realizzazione di un polo di aggregazione, rappresentativo della nostra identità di brendolani ed, inoltre, è altrettanto meritevole il fatto che questi studenti di 16-17 anni abbiano dimostrato un lodevole impegno civico e una sensibilità partecipativa per la comunità”.

La Chiesa Incompiuta che svetta sul Colle del Cerro è uno dei simboli di Brendola, assieme alla Rocca dei Vescovi. Oramai sono diventati, come direbbero gli esperti della materia, un “land marking” del territorio oltre che un elemento inconfondibile dello “sky-line” brendolano.

I lavori per la realizzazione dell’edificio da parte della Parrocchia di San Michele iniziarono nel 1932, su progetto dell’architetto vicentino Fausto Franco, primo Soprintendente ai beni culturali d’Italia, e per volontà di Don Francesco Cecchin, parroco di Brendola. Alla morte del parroco Don Cecchin, nel 1949, il progetto venne accantonato, i lavori si interruppero e non furono mai più ripresi. Nel 1997 l’edificio, in stato di inesorabile abbandono, venne acquistato dal Comune di Brendola dalla Parrocchia.

La passata Amministrazione, guidata dal Sindaco Bruno Beltrame (al suo primo mandato), aveva preso atto dei numerosi concorsi di idee presenti negli anni, ma al contempo si era resa conto che non vi era alcun progetto per il recupero, per il restauro ed il riuso della chiesa Incompiuta, nel 2009 dichiarata -nel frattempo- di “interesse culturale” dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Verona, Vicenza e Rovigo. L’intenzione dell’attuale Amministrazione è infatti quella del recupero e della consegna alle generazioni future di un edificio, di un luogo pubblico suggestivo.

Nel 2022 – riprende Beltrame – la svolta per un utilizzo fruibile rispettoso dello stile dell’immobile a favore della Comunità, con un progetto di recupero e restauro sviluppato in due tesi di studenti dello Iuav, l’istituto universitario di architettura di Venezia, con il quale dal 2019 si è creata una sinergia con il Comune di Brendola. Ora la sfida più grande è quella di reperire le risorse necessarie per il consolidamento e la messa in sicurezza dell’edificio; interventi indispensabili e propedeutici alla vera e propria fruibilità pubblica dell’Incompiuta – conclude il primo cittadino – che resta uno degli obbiettivi qualificanti per la nostra Amministrazione”.

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