BLITZ ALL’ALBA – Istigavano alla disobbedienza fiscale, indagati 19 venetisti

VICENZA – Un vero e proprio blitz scattato all’alba di ieri e ordinato dalla procura di Vicenza in danno di diciannove soggetti che avrebbero incitato alla disobbedienza fiscale e al non riconoscimento dello Stato italiano sotto il nome del Cln.
Ad effettuare le perquisizioni nelle province di Vicenza, Treviso e Verona la Digos, che si sarebbe spinta anche in altri centri tra cui Marostica, Malo, Valdagno e Arzignano. Pesanti accuse per i personaggi coinvolti: associazione a delinquere e istigazione a ritardare e non effettuare il pagamento dei tributi.
Pesanti anche i messaggi che si leggono nelle pagine web e facebook del Comitato di liberazione nazionale Veneto: «Forze militari dello stato occupante italiano (Digos) irrompevano in casa di esponenti del Comitato di liberazione nazionale Veneto e facenti parte della Autorità nazionale veneta, emanata dallo stesso, con mandati di perquisizione e di sequestro di beni personali (computer, chiavette usb, documenti vari di proprietà degli stessi o di proprietà della Tutela genti venete) con l’accusa di istigazione e divulgazione al popolo veneto di come non pagare le tasse allo stato occupante italiano. Il Clnv (soggetto di diritto internazionale) opera in base ai trattati, patti e leggi internazionali ratificate dallo stato Occupante italiano stesso con tanto di Belligeranza per far valere i protocolli aggiuntivi di Ginevra, anch’essi ratificati dallo stato italiano: tutte queste leggi si riferiscono al diritto internazionale all’autodeterminazione dei popoli».
Ed è proprio appellandosi a tali trattati internazionali che Clnv e Autorità nazionale veneta hanno fin da subito inoltrato all’alto commissariato dei diritti dell’Uomo e alla Croce Rossa internazionale di Ginevra una denuncia ufficiale dell’accaduto, con copie di tutta la documentazione necessaria, inviata anche a canali ufficiali del Cremlino».













