Allarme salmonella, 18 casi in Veneto: tracciata una partita di pasta contaminata

PADOVA – È stato confermato un focolaio di salmonellosi che nelle scorse settimane ha provocato 18 casi di intossicazione in Veneto. Dodici pazienti sono stati ricoverati nel Padovano, mentre gli altri episodi sono stati registrati tra Treviso, Venezia e Rovigo. Le indagini hanno riportato l’origine del contagio a un piatto di pasta con verdure crude preparato in un centro cottura padovano e distribuito in diverse mense aziendali.
Il sospetto è nato quando, in pochi giorni, casi simili sono stati segnalati anche in Toscana, Umbria e Puglia. L’Ulss 6 ha quindi attivato il sistema europeo di allerta rapida Rasff, dopo aver individuato lo stesso ingrediente contaminato e il medesimo ceppo batterico: si tratta della Salmonella Strathcona, già monitorata a livello europeo dal 2023.
La tracciabilità della filiera ha permesso di risalire alla materia prima utilizzata: il centro cottura si era rifornito da un grossista di Montegrotto Terme, che a sua volta acquistava da fornitori siciliani. Una contaminazione definita “intermittente”, possibile solo in alcuni lotti.
Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, guidato da Stefania Tessari, ha ricordato che il fornitore finale è responsabile della salubrità dei prodotti, ma che in casi di contaminazione non uniforme è necessaria massima prudenza lungo tutta la catena di distribuzione.
Parallelamente, il Sian ha segnalato un aumento degli interventi nelle mense scolastiche della provincia, dove sono stati trovati corpi estranei nei pasti: dai capelli alla plastica, fino a un frammento di cutter finito in un panino destinato a un bambino. Episodio che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze gravi ma che ha fatto scattare controlli mirati.
Capitolo a parte per i funghi: la stagione particolarmente favorevole ha moltiplicato i rischi per i raccoglitori inesperti, con numerosi accessi ai Pronto soccorso. Il Sian ricorda che il servizio gratuito di controllo micologico è a disposizione e invita la popolazione a utilizzarlo per prevenire intossicazioni serie.













