VICENZA – Mondo cattolico ed islam dialogano sulla pace

Non sarà un confronto, ma un vero e proprio dialogo di condivisione e crescita, quello proposto dalle Acli vicentine stasera alle 20.30 nella Sala Meridiana in Piazza Mazzini 43 a Breganze, nell’incontro sul tema “Quale cultura di pace nelle religioni monoteiste”, che vedrà protagonisti don Matteo Pasinato, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro di Vicenza e Krika Riad del Centro Culturale islamico di Vicenza. La serata rientra nell’ambito della programmazione associativa del Sistema Acli 2017/2018, realizzata dalle Acli vicentine in collaborazione con il Punto Famiglia, Circoli Acli locali, la Fap Acli e l’US Acli provinciali e rappresenta un’opportunità per la cittadinanza. Nel caso specifico, è coinvolto il Circolo Acli di Breganze, da anni attivo nel territorio, dove promuove iniziative culturali e formative. “Da tempo la Acli vicentine hanno instaurato un confronto dialettico conoscitivo e di crescita con l’islam – commenta il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon – ritenendo fondamentale conoscere, piuttosto che giudicare ciò che non appartiene alla nostra cultura. Approfondendo le tematiche ci siamo resi conto, in diverse occasioni, che le affinità non mancano affatto e che, non di rado, vengono demonizzate situazioni sulla base di luoghi comuni”. Le Acli vicentine vogliono abbattere i muri di illusioni e dicerie, che ostacolando la crescita della conoscenza, di fatto impediscono l’integrazione culturale nella comunità locale e non soltanto. “La formazione proposta con questo incontro, che rientra nell’ambito del progetto Dimensione globale – conclude il presidente Cavedon – è importante e può avere un effetto moltiplicatore, se ciascun partecipante alla serata si farà parte attiva e sarà moltiplicatore nella propria famiglia, nel luogo di lavoro, con gli amici, ecc… di ciò che avrà appreso. Metabolizzando le informazioni ed agendo con il passaparola si può crescere assieme e favorire l’integrazione sana e lo sviluppo del territorio, sotto tutti i punti di vista, non soltanto culturale e religioso”.













