50enne vicentino truffato perde 3600 euro, ecco come…

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE… CRONACA E SICUREZZA
Nel panorama delle truffe quella portata a termine nei giorni scorsi nel Vicentino rappresenta una novità. Vittima un uomo di 50 anni, che si è presentato in questura per sporgere denuncia dopo aver perso ben 3600 euro, inviandoli con un bonifico ad ignoti.
L’uomo aveva ricevuto una telefonata da un sedicente dipendente dell’Ufficio Mediazioni e Insoluti del Tribunale di Roma che gli comunicava di dover pagare un insoluto recandosi personalmente nella capitale.
All’uomo viene anche fatto presente che, visto il disagio di un viaggio a Roma, avrebbe potuto saldare il suo debito tramite una terza persona, tale dott. Serra, che l’avrebbe contattato. In effetti, dopo alcuni minuti gli viene comunicato telefonicamente dal presunto dott. Serra, che può pagare la somma dovuta (3628,18 euro) tramite bonifico, richiedendo successivamente il rimborso se si fosse ritenuto vittima di un errore.
Una metodologia di truffa molto professionale, organizzata da bravi e preparati attori, che ha colpito nel segno.
Il 50enne vicentino ha inviato il bonifico ad un IBAN di Poste Italiane che gli era stato comunicato via mail e che si è scoperto poi essere collegato con una carta prepagata.
Curiosa la causale del pagamento indicata nella mail truffa: ‘sospensione procedimento numero pratica per liberatoria casa editrice e diffida alle case editrici ad avere ulteriori contatti con la sua persona’. Il contorto linguaggio alla Azzeccagarbugli deve aver intimorito la vittima, che non ha esitato a pagare, salvo poi accorgersi di essere stato truffato qualche tempo dopo il pagamento.
PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE… CRONACA E SICUREZZA













