E il Lane suona la nona

di Renzo Cornolò
Ma quanto è bello vedere un Lane così? Un Lane che suona la nona di Beethoven, fatta di altrettante vittorie consecutive in casa e impreziosita da un primo posto che manda in estasi il popolo biancorosso.
Un primo posto così “primo” che le inseguitrici, non vedendo più il Lane all’orizzonte, dovranno dotarsi di binocolo o di altri strumenti simili (acquistandoli però di buona marca) per riuscire a vedere dove sia finita la capolista.
Questo momento rende felici tutti noi tifosi e, giustamente, ce lo godiamo, ma con la consapevolezza che siamo ai primi di dicembre e la ragione ci dice di andarci piano con i sogni, sebbene il cuore pensi il contrario.
Il solco tracciato finora va mantenuto, protetto e difeso per riuscire ad arrivare alla sospirata meta che tutti noi ci auguriamo.
Il Lane di mister Gallo è un Vicenza che non vedevamo da molto: i giocatori hanno voglia di “mangiare l’erba” e lo si percepisce. Il pubblico capisce queste cose e infatti si è creata una bella sinergia con la squadra, che rende l’aria del Menti così respirabile anche nelle giornate da bollino rosso, trasformandole in giornate da bollino bianco e rosso.
Il condottiero Gallo riesce a tirar fuori il meglio da ogni singolo giocatore, anche scoprendo ruoli che finora non avevano mai ricoperto (vedi il caso di Alessio). Inoltre valorizza i giovani (lo stesso Alessio, poi Vescovi e il rosso Broggian), dando fiducia e minutaggio a tutti i componenti pur mantenendo, giustamente, una gerarchia nell’ossatura della squadra.
Una cosa che a me piace molto (forse andrò controcorrente) è il fatto che non sta lì a “giochicchiare” partendo dal basso quando gli avversari pressano alto. Giochicchiare nella propria area si è spesso rivelato pericoloso e il Lane non lo fa così frequentemente come la moda imporrebbe: è un Vicenza pratico e meno lezioso, e questo finora ha dato i suoi frutti.
La prossima domenica ci aspetta la difficile trasferta sul sintetico di Novara, dove storicamente in C non siamo mai andati oltre il pareggio (due pareggi e una sconfitta) e dove, addirittura in serie B, abbiamo sempre perso (tra il 2013 e il 2016), tranne nel 1977, quando con Paolo Rossi si espugnò Novara 2 a 1.
Questo Vicenza, però, sta facendo la storia della serie C inanellando risultati positivi, e questo ci fa ben sperare… ma non diciamo nulla per la scaramanzia del tifoso. Restiamo a vedere ciò che accadrà, tifando sempre tutti insieme e tutti innamorati della nostra squadra del cuore: il Lane.













