Vicenza – Fratelli d’Italia chiede chiarimenti sull’invito alla relatrice ONU Albanese per il Parco della Pace

Vicenza, 10 settembre 2025 – Fratelli d’Italia interviene nuovamente sull’inaugurazione del Parco della Pace, prevista nell’ultimo weekend di settembre, sollevando dubbi sull’invito rivolto a Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU. Il partito chiede al sindaco Giacomo Possamai di chiarire se Albanese sarà effettivamente presente e invita ANCI Veneto a non farsi coinvolgere in iniziative che, secondo FdI, potrebbero assumere connotazioni ideologiche.
Il programma prevede, tra l’altro, un evento promosso da ANCI Veneto venerdì 26 settembre, al quale sono stati invitati tutti i sindaci della Regione. Per Fratelli d’Italia, la partecipazione di figure considerate “controverse” rischierebbe di trasformare un appuntamento istituzionale in un palcoscenico politico.
“Il sindaco Possamai chiarisca se la Albanese parteciperà – afferma il senatore Luca De Carlo, coordinatore regionale di FdI – e faccio appello ad ANCI Veneto affinché eviti una presenza divisiva che potrebbe creare imbarazzo per la città. L’inaugurazione dovrebbe essere un momento di unità, non di contrapposizione ideologica”.
Anche l’onorevole Silvio Giovine, coordinatore provinciale di FdI Vicenza, sottolinea l’importanza di mantenere un profilo istituzionale: “Il Parco della Pace deve rappresentare coesione, non scontro politico. ANCI Veneto ha sempre favorito il dialogo tra le istituzioni, e sarebbe auspicabile che l’evento rispettasse questa tradizione”.
Il coordinatore cittadino Alessandro Benigno attacca l’amministrazione Possamai: “Il Parco della Pace deve essere un luogo di tutti i vicentini, non una bandiera di parte. Invece di occuparsi di ospiti divisivi come Albanese o di iniziative simboliche, il sindaco dovrebbe prendere posizione chiara su questioni locali, come il Bocciodromo e l’occupazione dell’ex istituto Baronio”.
I tre esponenti di Fratelli d’Italia ricordano infine l’impegno del Governo Meloni in iniziative concrete per la pace e gli aiuti umanitari a Gaza, citando la distribuzione di oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità tramite il progetto “Food for Gaza”.













