Carceri, allarme sindacati: “Triveneto dimenticato, personale al collasso. Servono 200 unità subito”

TREVISO, 29 agosto 2025 – Le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria lanciano un appello urgente al Ministero dopo l’assegnazione di sole 30 nuove unità al distretto del Triveneto in seguito al 185° corso di formazione per Agenti e Assistenti.
Secondo le sigle firmatarie – SAPPE, SINAPPE, OSAPP, UILPA, USPP e FNS-CISL – il numero stabilito dal Dipartimento è «irrisorio» e rischia di aggravare una situazione già al limite. «Un dato che, di fronte alla drammatica carenza di personale, suona come una provocazione», denunciano i sindacati.
Il Triveneto, spiegano le OO.SS., soffre da anni di una cronica sotto-dotazione organica, aggravata da nuove aperture e ristrutturazioni, oltre che dall’introduzione di turni a tre quadranti su 8 ore, che richiedono ben più risorse. Nonostante l’aggiornamento delle piante organiche, la realtà – accusano – è che i numeri sono rimasti ignorati.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: istituti penitenziari «al collasso», personale «allo stremo» e diritti alla mobilità «sistematicamente negati».
Le richieste delle OO.SS. sono chiare e immediate:
- l’assegnazione di almeno 200 unità aggiuntive al distretto del Triveneto;
- una revisione radicale dei criteri di assegnazione, fondata su dati reali e non su logiche «incomprensibili»;
- l’apertura urgente di un tavolo di confronto, sia nazionale che regionale, su mobilità e assegnazioni, con priorità assoluta alle aree più in sofferenza.
«Non è più tempo di attese. Serve un cambio di rotta», ribadiscono le segreterie sindacali, che avvertono: senza risposte concrete e tempestive, sono pronte a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare il personale e garantire la tenuta dei servizi.
«Il silenzio non è più accettabile – concludono –. Il Triveneto merita rispetto, risorse e ascolto».













