Gli ritirano 3 volte la patente per ubriachezza: muore in scontro frontale
La domanda è: come è possibile che ad una persona a cui è stata ritirata la patente per ben tre volte nel giro di pochi anni e che è stato inoltre sannzionato per ubriachezza a piedi sia consentito ancora di guidare. Era una tragedia infatti annunciata quella che ha portato ieri alla morte per incidente stradale Achille Dalla Mutta. Nel suo sangue sono stati rilevati tassi alcolemici ben oltre il consentito, 2,28 gl. L’uomo ha perso la vita, ma il dato inquietante che emerge dopo le indagini dei Carabinieri è che gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ibbrezza nel 2003, nel 2008, nel 2010, ed era stato sanzionato per ubriachezza a piedi sempre nel 2010. Ora, al di là del rispetto per una persona che ha perso la vita nel drammatico incidente di Noventa, è quanto meno inquietante sapere che il codice della strada consenta comunque, dopo un periodo di sospensione, di rimettere su di un auto persone con evidenti problemi. Ciò evidenziando una chiara e palese mancanza di tutela nei confronti di chi questo tipo di problema può avere e anche e soprattutto nei confronti di chi si può trovare coinvolto in situazioni drammatiche come quella di ieri suo malgrado. Ieri è finita con un deceduto, il Dalla Mutta e con una ferita, una ragazza centrata frontalmente dall’auto del Dalla Mutta. C’è da riflettere, affinché casi come quello di Noventa non abbiano più a succedere.














