VICENZA – Due uomini palpeggiano bambina di 10 anni in piscina: uno viene arrestato (nel telefono immagini pedopornografiche), l’altro denunciato

Un uomo di origini indiane è stato arrestato ieri dalla polizia con l’accusa di presunte molestie ai danni di una bambina di 8 anni alle piscine di via Forlanini a Vicenza. Un secondo uomo è stato denunciato. Entrambi accusati di aver toccato una bambina di 10 anni nelle parti intime. La bimba sarebbe corsa piangendo da un addetto alla sicurezza delle Pantere, presente nell’impianto come addetto alla sicurezza. L’operatore si è messo all’opera per individuare i responsabili e la bambina li avrebbe indicati con decisione. L’addetto delle Pantere li ha quindi fermati subendo anche un tentativo di aggressione. I due hanno ammesso di averla toccata ma dicendo di averla toccata solo su una guancia. Poi, secondo una prima ricostruzione, avrebbero iniziato ad accusarsi a vicenda.
Sull’episodio è arrivata una nota della Polizia di Vicenza che fa chiarezza su quanto accaduto dopo l’arrivo degli agenti.
Dopo essere giunte immediatamente sul posto, le pattuglie della Squadra “Volanti” hanno provveduto dapprima ad assumere nel dettaglio le dichiarazioni dei testimoni, tra i quali un altro frequentatore delle piscine che, avendo assistito personalmente al fatto, aveva subito allertato il padre della bambina e la Direzione dell’impianto; contestualmente, dopo aver preso in consegna i presunti responsabili – nel frattempo trattenuti in un locale della struttura comunale, ed individuati per tali S. N., 36enne cittadino indiano residente in Provincia di Vicenza, regolarmente presente in Italia ed impiegato come operaio agricolo, e S. S., 43enne anch’egli cittadino indiano regolarmente residente in città, di professione collaboratore domestico – gli Agenti procedevano alla ricostruzione della vicenda, verbalizzando ed acquisendo altresì la denuncia del padre della vittima.
Si decideva, nel contempo, di non procedere alla verbalizzazione formale delle dichiarazioni della bambina, considerata la sua tenerissima età, nonché la gravità e la delicatezza del fatto.
Poiché gli accertamenti investigativi fatti nella immediatezza dei fatti, inoltre, facevano concretamente supporre che uno dei fermati – il 36enne S. N. – potesse essere in possesso illegalmente anche di immagini pedo-pornografiche occultate sul proprio telefono cellulare, questo gli veniva immediatamente sequestrato dagli agenti di Polizia. Una prima analisi dello smartphone consentiva di confermare subito i sospetti.
In considerazione dell’accaduto e di quanto emerso in sede di successivi accertamenti, i due fermati venivano subito trasferiti negli Uffici della Questura.
Dopo gli atti di Polizia Giudiziaria e le attività di identificazione dattiloscopica e di foto-segnalamento, S. N. veniva tratto in arresto e trasferito presso la Casa Circondariale di Vicenza a disposizione della Procura della Repubblica, mentre S. S. veniva denunciato in stato di libertà per molestie sessuali in danno della minore.
Su disposizione del Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori, l’Ufficio Immigrazione ha avviato immediatamente le procedure finalizzate alla revoca dei Permessi di Soggiorno ed alla loro conseguente espulsione dal Territorio Nazionale, una volta conclusosi l’iter processuale a loro carico.













