VENETO – A Treviso la scuola si fa… hot
Internet non perdona. Parlare di se stessi o pubblicare foto è come redigere un comunicato stampa con un bacino potenzialmente planetario. Lo sa bene la giovane professoressa 34 enne di spagnolo del Duca degli Abruzzi che qualche anno fa scattò qualche click osè e che ora è alla berlina per colpa di qualcuno che le ha pubblicate sul web, per colpa dell’inarrestabile curiosità degli adolescenti suoi alunni e di qualche collega critico, forse bacchettone.
La prof di lingue è originaria di Pregaziol ed è una precaria della scuola. Studiò proprio al Duca degli Abruzzi, poi l’università a Roma, tanti lavoretti per mantenersi gli studi e infine la possibilità di insegnare. Ha insegnato al Berto di Mogliano, poi è volata a Miami – sempre per lavoro – tornando in Italia solo per una brevissima supplenza. Qualche studente ne ha scovato delle foto erotiche realizzate quando si era appena diplomata, proprio al Duca. Il caso, arrivato anche in classe, ha visto una reazione matura da parte dei suoi studenti.
Scoppia la polemica e gli studenti si barricano in sua difesa, definendola simpatica e preparata. Meno qualche altro insegnante. Oggi arriva la risposta della preside sulle colonne del Corriere della Sera.
«Non mi interesso di body art, né delle foto del passato della professoressa, che si è dimostrata preparata, puntuale e corretta con gli studenti» ha dichiarato Antonia Piva. La supplente di spagnolo tra pochi giorni, dopo 15 giorni di lezioni, tornerà precaria della scuola, lasciando comunque un ricordo indelebile. Durante gli studi universitari, per pagare le rette, si era fatta fotografare senza veli mettendo in bella mostra le sue forme, oltre che tatuaggi e piercing. Per eventuali provvedimenti disciplinari, visto che le foto risalgono a un periodo precedente all’ingresso della prof nel mondo della scuola, non sembrano esserci basi sussistenti. «Basta con questo pressapochismo che vuole inchiodare Treviso sul cliché alla “Signore & Signori” – aggiunge la preside -. La professoressa, che, ricordo, essendo supplente non fa parte del nostro staff, si è sempre posta in maniera tranquilla, vestendosi a modo e lavorando in maniera competente e seria. Quello che emerge, piuttosto, è che internet e la rete invece di dare maggiore libertà, trascinano i pregressi delle persone negli anni, a volte anche in modo ingiusto».














