“Mettete in quarantena i soldati USA provenienti dall’Africa “

Il virus ebola sbarca in consiglio (in senso lato fortunatamente). A chiedere, in sostanza, la quarantena per chi è stato in Africa a combattere il virus,, sono i Consiglieri Comunali di minoranza Francesco Rucco e Gioia Baggio che hanno redatto una domanda di attualità in merito alla questione della missione africana dei militari della base Ederle per il contrasto al virus Ebola. “Negli articoli di stampa -recita la loro nota- si riferisce che un certo numero di persone, sia civili che militari, di stanza presso la locale Base Ederle, siano state inviate in Liberia per contribuire al contenimento ed alla cura dell’epidemia di Ebola in corso ormai da qualche mese. Viene altresì riportata la notizia di una riunione fatta tra i vertici del Comando Militare Americano ed i parenti del personale inviato”.
Rucco e Baggio chiedono quindi se, innanzitutto, le autorità locali ne fossero informate.
Chiedono anche che il Sindaco Variati, nella veste di autorità sanitaria locale, prenda contatti con le Autorità Militari Americane per raccogliere informazioni su quanto sta accadendo.
Questo, in particolare, per chiedere venga destinata una struttura in grado di accogliere per un periodo di “quarentena” questo personale al momento del ritorno dalla missione in Africa.
Chiedono poi che venga istituita una commissione medica congiunta (Italo/Americana) al fine di valutare l’effettivo stato di salute di queste persone e se le stesse rappresentino o meno un pericolo per la comunità locale.
Pur ritenendo, infatti, che la scelta delle persone mandate in missione non sia casuale, ma si siano cercate figure altamente specializzate nella lotta batteriologica, sorgono, secondo i due consiglieri, degli interrogativi:
“Queste persone sono stabilmente presenti presso dette basi, e se si con quali incarichi?
Hanno attrezzature per la guerra batteriologica?
Svolgono esercitazioni, studi, ricerche in merito? E se anche in questo caso la riposta fosse positiva, con quali garanzie di sicurezza per le persone e per l’ambiente circostante?”