Attentato a Vicenza, la solidarietà della politica

CIAMBETTI: “Esprimo la solidarietà al Partito Democratico vicentino vittima di una inaccettabile intimidazione che non risparmia nemmeno il movimento leghista: sono certo però che né la Lega, né il Pd si faranno intimidire e nessuno deve diventare complice di chi, approfittando del momento di difficoltà che noi tutti stiamo vivendo, vuole seminare paura e diffondere il virus antidemocratico”. Dura presa di pozione del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, come commenta così “l’attentato incendiario di chi non casualmente attacca due forze politiche distinte e distanti tra loro ma entrambe sinceramente democratiche. La scelta non è casuale, non è casuale una bomba incendiaria e nemmeno l’aver dato fuoco a uno striscione leghista. Non è un caso che questa provazione sia stata fatta a Vicenza, in quel Veneto che pure sottoposto al pericolo dell’epidemia Covid-19 è riuscito ad affrontare la situazione al meglio. Lo striscione leghista strappato e a cui è stato dato fuoco – spiega Ciambetti – è un chiaro segnale contro Luca Zaia, il leader politico italiano che è stato preso ad esempio anche a livello internazionale per la capacità di affrontare l’emergenza Coronavirus. C’è chi vuole giocare sul disagio della cittadinanza, magari rilanciando tesi insostenibili: ho sempre detto che il Coronavirus non può fermare la democrazia e oggi lo ripeto con maggior forza: siamo davanti a un gesto delirante, a un atto inconsulto, e non dobbiamo né cadere nella provocazione né, tantomeno, in quella paura che questi delinquenti vorrebbero inocularci: facciamo terra bruciata attorno a questi sciacalli”
CISL VICENZA Il giorno dopo la Festa della Liberazione siamo costretti a mostrare la nostra solidarietà al Pd provinciale per il grave atto avvenuto oggi pomeriggio, violento e intollerante. Tutti i partiti sono espressione di democrazia e la Cisl di Vicenza condanna fermamente ogni forma di attacco al nostro modello di partecipazione e di espressione, soprattutto in un momento delicatissimo dove massima dovrebbe essere la coesione sociale.
STEFANO FRACASSO Il capogruppo del PD in Consiglio regionale Stefano Fracasso condanna gli atti vandalici commessi nel pomeriggio di oggi contro la sede del Partito Democratico di Vicenza. “Un atto di viltà senza scusanti – sottolinea Fracasso -. In queste settimane il Partito Democratico vicentino si è messo al servizio della comunità, delle forze sociali, degli amministratori. Evidentemente agli stolti questo dà fastidio. L’auspicio è che le forze dell’ordine e la magistratura trovino presto i responsabili”
PSI Il PSI esprime solidarietà ai compagni del Partito Democratico della provincia di Vicenza che oggi sono stati vittime di un attento alla loro sede provinciale.Non è conosciuta la mano che ha distrutto i vetri e lanciato una molotov all’interno della sede, ma chiunque sia stato sappia che azioni come questa possono solo portare maggior coesione all’interno del centrosinistra vicentino. Noi andremo avanti e insieme alle altre forze democratiche continueremo a fare argine alla violenza e alla prevaricazione.Quanto accaduto non può che dimostrare come i valori che la nostra Costituzione preserva, giustizia sociale, solidarietà e antifascismo in quanto rifiuto della violenza, rappresentino il vero argine alla barbarie che certi “minus habentes”, facendosi inetto strumento di chi auspica un mondo in cui il più forte sovrasta il più debole, rappresentano.
DA ADESSO IN POI Il direttivo e i soci dell’associazione civica Da adesso in poi esprimono solidarietà e vicinanza agli esponenti e agli iscritti del
Partito Democratico e della Lega, colpiti ieri da un attacco
intimidatorio presso le loro sedi provinciali. Un attacco codardo, perché svolto di nascosto, e antidemocratico perché
diretto verso i luoghi di ritrovo per comuni cittadini che spendono
gratuitamente il loro tempo e le loro energie per gli altri, in funzione
della crescita e dell’amministrazione delle nostre comunità.
Il fatto ci preoccupa e ci allarma, soprattutto perché il bersaglio è la
rappresentanza politica in generale e non una precisa parte politica.
In questo momento storico, dove necessitiamo di coesione sociale e di
cooperazione per il Bene comune, questo vile attacco risulta doppiamente
grave e irresponsabile. Proprio nei giorni scorsi, a Vicenza, i gruppi politici di centrosinistra e di centrodestra hanno lavorato insieme per approvare un documento condiviso con una serie di risposte alla crisi provocata dalla
pandemia.
Il 25 aprile appena festeggiato ci sprona a difendere la libertà e non
darla mai per acquisita.
I valori democratici, conquista della Resistenza, non devono e non
possono essere messi in discussione da chi utilizza, come fu allora, i
mezzi dell’intimidazione e della minaccia.













