28 Aprile 2020 - 17.00

ZAIA: “La Croazia fa corridoi per tedeschi e austriaci e noi non stiamo facendo niente. Abbiamo il freno a mano tirato”

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“Non escludo altre ordinanze”: lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, precisando che quelle già firmate in Veneto “non saranno revocate”. Quanto fatto “non è un atto sovversivo. Ormai abbiamo capito che i problemi di questo Paese sono il Veneto. Non ho bisogno di visibilità, non ho voglia di fare scalate nazionali; lasciateci lavorare in pace”. “Non posso accettare che si dica che i veneti sono irresponsabili, sono persone per bene” ha poi aggiunto il governatore, replicando alle critiche legate alle aperture concesse dalle sue ordinanze.

“Fino a giovedì scorso -ha detto- abbiamo applicato i Dpcm di Conte in maniera restrittiva. Abbiamo chiuso i supermercati la domenica e stabilito i 200 metri dall’abitazione. Non accetto quindi che si dica che i Veneti sono irresponsabili”.

“E’ poi vero che nel momento in cui si vede la necessità di dare risposte ai cittadini non ci si può girare dall’altra parte. Parrucchieri, barbieri estetisti (artigiani) hanno diritto a rispetto e a risposte. In questa direzione ci siamo mossi per il cibo da asporto, facendo in modo che ci si possa recare a prendere cibo”.

“Se le strade sono piene -ha poi aggiunto- è perché il governo ha previsto i codici Ateco e il silenzio assenso per le riaperture. Se qualcuno ha fatto pasticci deve riconoscere di averli fatti. Personalmente penso che non sia stato sbagliato autorizzare i codici Ateco e i regimi delle deroghe. Abbiamo indicatori che ci dicono che si può autorizzare aperture, questo almeno in Veneto”.

“Autorizzare le camminate è un segnale (non c’è solo il Veneto, ci sono anche le Marche, l’Emilia Romagna e la Liguria come le altre regioni che fanno ordinanze ma si guarda sempre e solo al Veneto. Abbiamo capito che il problema di questo Paese è il Veneto. Altri poi dicono che la mia è ricerca di visibilità: non ho alcun progetto di scalate, chiedo solo di lasciarci lavorare. Non è possibile che qualsiasi azione sia vista in chiave elettorale”.

“Non escludo di fare ulteriori ordinanze per aggiustamenti”

“Chiedo buon senso alle Forze dell’Ordine, quello del buon padre di famiglia. Cerchino di capire che se uno non ha la mascherina si può anche dirgli di tornare a casa e rimettersela. Fare un’azione di accompagnamento e comprensione di un popolo che ha bisogno di uscire di casa”.

Sempre su Regione-Governo. “Se cercassimo il conflitto sociale avremmo detto ‘state in casa, è colpa di Roma, c’è un Dpcm del Governo’.

Sulle categorie economiche – “Faccio appello al Governo perché si rovesci il principio di regolamento: stabiliamo le regole per non mettere a rischio la nostra vita, ma permettiamo di riprendere a lavorare. (ndr. sui parrucchieri) In Veneto ci siamo inventati la mascherina adesiva. C’è l’igienizzante per mani, le forbici sterilizzate. Si può lavorare in sicurezza. Se il problema fosse così violento dobbiamo chiudere tutti (compresi gli ambulatori medici, le fisioterapie e tutti coloro che si avvicinano molto di più dei parrucchieri con il contatto umano)”.

Turismo – “Il Tema del turismo ci inquieta, perché si sono persi 35 mila posti di lavoro in Veneto. Tutto questo mentre tedeschi e austriaci fanno un corridoio con la Croazia mentre nessuno pensa a noi. Penso si possa recuperare tempo perso ma si deve agire. Non possiamo andare avanti con il freno a mano tirato”.

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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