VICENZA – Trovata la baby-gang della rapina in via Napoli: fondamentali i social
L’episodio aveva molto colpito l’opinione pubblica. Un 17enne accerchiato da una gang di giovani stranieri, colpito e rapinato. Era successo lo scorso 29 aprile alle ore 16. Il giovane vicentino, che si trovava in via Napoli, era stato avvicinato da quattro giovani, fra cui una ragazza. La vittima aveva riferito alla polizia che uno dei membri del gruppo l’aveva preso per la maglietta, pronto a colpirlo, mentre un altro gli sfilava il telefono e il portafogli contenente alcune decine di euro. Alla sua reazione uno dei quattro l’aveva colpito violentemente al volto con un pugno. Il gruppetto si era poi dileguato e la vittima si era fatta medicare al pronto soccorso (prognosi di dieci giorni per une ferita all’arcata sopraccigliare).
Subito dopo la denuncia della vittima, è iniziato il lavoro di indagine da parte delle volanti supportate dalla squadra mobile, ricostruito stamane dal dirigente della squadra mobile vicentina, Davide Corazzini, assieme al sostituto commissario Gianpaolo Bettini (III sezione) e il sostituto commissario Paola Sulis.
Fondamentale, per individuare i responsabili, è stata l’attenta quanto complessa analisi dei social network e un raffronto con le foto segnaletiche in possesso della polizia, oltre ai riscontri forniti dalla vittima. La vicenda, per alcuni aspetti, è ancora poco chiara e non è da escludere che la vittima si trovasse sul posto per un pregresso appuntamento con i rapinatori.
Alla fine si è arrivati ai quattro responsabili. Sono stati denunciati per denunciati lesioni aggravate e rapina aggravata quattro giovani. Si tratta di K.O., ghanese nato a Vicenza, con numerosi precedenti, titolare di un permesso di soggiorno; W.A.F. dominicano di 20anni, titolare di una carta di soggiorno e con precedenti per ricettazione e furto; D.B.C. nomade 19enne con precedenti per furto e il fratello 16enne S.N.C.. Questi ultimi gravitano abitualmente nel Padovano.
Prima, le volanti e la squadra mobile, dopo aver individuato i presunti responsabili, concordemente con la Procura della Repubblica, avevano proceduto alle perquisizioni domiciliari.
Nell’abitazione di K.O. è stata rinvenuta la scheda del telefono cellulare rubato al 17enne in via Napoli. Alla fine K.O. ha confessato ciò che era accaduto agli uomini delle volanti.
Il cellulare è stato rinvenuto, invece, nell’abitazione di un 30enne ghanese (D.F.) residente in Viale San Lazzaro, noto ricettatore di telefoni, nell’abitazione del quale sono stati trovati altri due smartphone rubati a villa Bonin nella notte del 25 aprile. Quest’ultimo è stato denunciato per ricettazione.













