VICENZA – Siringhe vicino all’asilo, Variati ha fatto ripulire


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“Appena ha ricevuto la segnalazione della cittadina, il sindaco Variati ha subito dato disposizioni per procedere con un intervento di pulizia straordinaria dell’area, intervento che è stato effettuato questa mattina. La pulizia verrà garantita anche in futuro grazie ad un accordo concluso oggi con la proprietà dei terreni interessati per mantenere il decoro. Inoltre, il sindaco ha chiesto di aumentare i controlli nella zona per contrastare episodi di degrado e scoraggiare comportamenti scorretti o contrari a leggi e regolamenti. Infine, il sindaco ha risposto alla cittadina ringraziandola della segnalazione che ha permesso di risolvere il problema”. Pubblichiamo questa nota del sindaco di Vicenza, Achille Variati, sulla segnalazione di una mamma che ha pubblicato su un gruppo Facebook le foto di siringhe presenti nelle vicinanze dell’asilo di San Felice.
Ecco invece la notizia pubblicata da Tviweb precedentemente:
Ci risiamo, la situazione era già stata segnalata nei giorni scorsi. Ma la giungla del degrado che investe diverse zone della città non accenna a ritirarsi, anzi. La preoccupante nuova diffusione dell’eroina e la presenza di tossicodipendenti e spacciatori ormai stanziali nelle zone di viale Milano, via Torino e via Firenze rischiano di mettere a repentaglio anche quella frazione di vita pubblica esistente in zona. Parliamo delle scuole di San Felice e soprattutto dell’asilo spostato da contrà San Rocco al quale si accede da via Genova.
A segnalare la presenza di siringhe nelle vicinanze dell’asilo è una mamma, che ha postato le foto scattate ieri in un gruppo Facebook. Fra rifiuti e bottiglie rotte lungo la strada e nei pressi degli istituti anche sirighe, come già accaduto e documentato a gennaio. In una zona in cui passano gli studenti del “Piovene” e “Fusinieri” e soprattutto dove, da qualche mese, si è trasferito il nuovo asilo, all’interno del complesso dell’ex ospedale psichiatrico di San Felice.
Le proteste vanno avanti da mesi. A fare da ariete sono le richieste del preside del Piovene che ha chiesto l’installazione di telecamere. Ogni mattina i bidelli delle scuole sono costretti a ripulire i residui lasciati da tossicodipendenti nelle ore serali e notturne.
Il Comune, lo ricordiamo, per il nuovo nido, ha speso più di un milione di euro, la maggior parte dei quali, 900 mila euro, provenienti dalla Fondazione Cariverona che all’inizio aveva contribuito con 500 mila euro, poi ne ha aggiunto una seconda tranche di 400 mila, dopo che il Comune aveva messo in cantiere la bonifica dell’area in seguito al ritrovamento di amianto all’interno dello stabile.
Il trasferimento è sicuramente uno sforzo per portare vita nell’area e in qualche modo bonificarla, ma a giudicare dalle proteste dei genitori e dei residenti, la bonifica deve passare attraverso un’azione decisa di controllo e di deterrenza. Dalle telecamere alla presenza delle forze dell’ordine costante le idee non mancano. Basta voler agire senza appellarsi a limiti di budget o dichiarazioni di impotenza di fronte a limiti di competenze. In altre città (vedi Verona e Padova) quando si è voluto agire in maniera decisa, lo si è fatto.














