VICENZA – Etichette degli alimenti, da oggi la rivoluzione

Da oggi l’etichetta degli alimenti diventa più trasparente. Dopo centottanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, infatti, entra in vigore il decreto legislativo 145/2017, con il quale scatta l’obbligo di indicare nell’etichetta degli alimenti, la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento. “Si tratta di una norma fondamentale per consentire di verificare se un alimento è stato prodotto o confezionato in Italia – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – sostenuta dai consumatori, che per l’84% ritengono fondamentale conoscere, oltre all’origine degli ingredienti, anche il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione, secondo la consultazione online del Ministero delle Politiche agricole”. Con l’obbligo arrivano anche sanzioni, in caso di inadempimento, che vanno da 2.000 a 15.000 euro, per la mancata indicazione della sede dello stabilimento o, se non è stato evidenziato, quello effettivo nel caso l’impresa disponga di più stabilimenti. Non è ancora sufficiente, però, per garantire un buon livello di trasparenza ed informazione dell’etichetta. “Insieme allo stabilimento di lavorazione – aggiungono Cerantola e Paù – va al più presto prevista l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti anche dell’origine degli ingredienti, che è di gran lunga considerato l’elemento determinate per le scelte di acquisto dal 96% dei consumatori. Adesso occorre vigilare affinché la normativa comunitaria risponda realmente agli interessi dei consumatori e non alle pressioni esercitate dalle lobby del falso made in Italy, che non si arrendono e vogliono continuare ad ingannare i cittadini cercando di frenare nel nostro Paese l’entrata in vigore di norme di trasparenza e civiltà”.













