Vicentino – Muore a 38 anni dopo 4 visite all’ospedale: indagati due medici

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Sono due i medici dell’ospedale di Santorso finiti sotto inchiesta per la morte di Matteo Bertoldo, tecnico 38enne di Piovene Rocchette, avvenuta il 26 gennaio 2024 dopo quattro accessi al pronto soccorso in appena una settimana per un’infiammazione a una cisti inguinale. La notizia è stata resa nota oggi dall’avvocato della famiglia, Andrea Massalin, in seguito alla chiusura delle indagini condotte dal pubblico ministero Paolo Fietta. La vicenda è ricostruita nell’edizione odierna del Corriere del Veneto.
Gli accertamenti tecnici effettuati dalla Procura, in particolare le perizie successive alla prima autopsia, hanno evidenziato una probabile responsabilità sanitaria nella morte dell’uomo, avvenuta a causa di una grave emorragia. Ai due medici in servizio presso l’Usl 7 Pedemontana è già stato notificato l’avviso di garanzia.
Tutto ha avuto inizio il 19 gennaio 2024, quando Bertoldo si presenta per la prima volta al pronto soccorso di Santorso, lamentando dolori per una cisti infiammata all’inguine. A causa dell’eccessiva attesa, decide di tornare il giorno seguente, sabato 20 gennaio, quando riceve una prima medicazione e viene dimesso con la prescrizione di antidolorifici.
Il 23 gennaio, l’uomo inizia a perdere molto sangue dalla zona colpita. Allertato il 118, viene trasportato in ambulanza in ospedale, medicato una seconda volta e dimesso, ma con un nuovo controllo fissato per il 26 gennaio.
Nella quarta visita, proprio il 26 gennaio, Bertoldo viene nuovamente medicato e rimandato a casa. Ma in serata l’emorragia si ripresenta con violenza. Verso le 22, in gravi condizioni, chiama nuovamente il 118. Quando i sanitari arrivano nella sua abitazione, l’uomo ha già perso conoscenza. Durante il tragitto verso l’ospedale, il cuore smette di battere. Ogni tentativo di rianimazione risulta purtroppo inutile.













