Veneto – Zaia: “Pronto un decreto sul fine vita in Veneto, ma serve una legge nazionale”

Il presidente: «Urgente definire tempi e responsabilità. Dopo la sentenza del Tar E-R, serve chiarezza per governare meglio il processo»
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Il presidente del Veneto, Luca Zaia, è tornato oggi a parlare del tema del fine vita, annunciando che la Regione ha pronto un decreto per garantire una risposta entro dieci giorni alle richieste dei pazienti, ma ribadendo la necessità di una legge nazionale per dare un quadro normativo chiaro e uniforme.
«Il vero tema – ha dichiarato Zaia a margine di un incontro a Padova – è che servono regole precise a livello nazionale: una legge dovrebbe stabilire entro quanti giorni dare una risposta e chi deve somministrare il farmaco».
La dichiarazione arriva all’indomani del rigetto di un’istanza da parte di una donna in Veneto, vicenda che ha sollevato attenzione mediatica. Zaia ha precisato di non poter intervenire direttamente sulla questione: «La sentenza è chiara. Abbiamo istituito i comitati etici nelle Ulss ed è loro compito verificare la presenza dei quattro requisiti previsti dalla Corte Costituzionale: diagnosi infausta, dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, sofferenza fisica o psichica insopportabile e volontà libera e consapevole del paziente».
Il presidente ha poi ricordato la recente sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, che invita a una riflessione: «Ci attendiamo chiarimenti anche da quel caso, che potrebbe offrire strumenti per governare meglio il processo in tutto il Paese».
Zaia ha infine sottolineato che, pur trattandosi di un numero esiguo di richieste – «dal 2019 a oggi credo che i casi in Veneto si contino su due mani» – il tema resta un’urgenza sul piano etico e umano: «Non possiamo ignorare il bisogno di una gestione che metta al centro la dignità della persona».













