VENETO – SCHIAVON: Bimbo morto al motocross, condannato padre
E’ stato condannato per concorso in omicidio colposo ad un anno di reclusione Ruggero Cogo, padre di Massimiliano Cogo, il bimbo che venne travolto e ucciso sulla pista di motocross a Montagnana, il 2 giugno 2012. E’ questa la sentenza del tribunale di Padova. Il genitore è stato giudicato responsabile per aver incautamente portato con sé il figlioletto, sul circuito delle moto da cross.
Un centauro in gara si impennò dopo l’arrivo e proseguì la sua corsa schiantandosi contro padre e figlio fermi nella zona di partenza.
Il piccolo morì dopo 4 giorni di agonia, il padre riportò delle ferite ad una spalla. I medici di pediatria di Padova, dove era stato trasportato con un elicottero, hanno fatto tutto il possibile per farlo riprendere ma è stato inutile.
Sono state condannate anche altre quattro persone che dovranno risarcire 140mila euro, assieme a Unipol Sai mentre sono stati assolti il presidente del motocross e il motociclista che aveva investito il bambino.
Gli imputati erano in tutto otto, accusati di concorso in omicidio colposo del bimbo di sei anni, di Schiavon (Vicenza), a pochi metri dal traguardo, nel crossodromo di Palù, a Montagnana. Il bambino era poi spirato il 5 giugno, in ospedale, a causa delle gravissime lesioni riportate.














