Veggente di Monteberico sotto accusa, altoparlanti e furgoni al parco

La veggente di Monte Berico ancora nel mirino dei media. La denuncia questa volta arriva dal conservatore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Mauro Passarin, che, dopo l’intervento della polizia locale per ripristinare l’ordine nel parco, ha scritto una lettera al Comune per denunciare l’intrusione di furgoni ed altoparlanti in occasione della riunione dei fedeli del 7 del mese, quando la veggente avrebbe la visione della Vergine.
Così, anche questo 7 del mese, i fedeli sono riusciti a riunirsi, nonostante quello che era successo nelle scorse settimane e nonostante i moniti della polizia. Gli agenti erano intervenuti sul posto per far sgomberare l’area di ritrovo dei seguaci di Angelica (qui il LINK) e per far togliere crocifissi, rosari, panchine e tutti gli altri oggetti del gruppo di preghiera. Prima che si passasse alle denunce, i fedeli avevano ripulito il parco e se ne erano andati; qualcosa però faceva già intuire che non sarebbe finita lì. Il parco, infatti, è una zona pubblica, chiunque può entrarci e le preghiere non si sarebbero esaurite. Questa volta, in occasione della visione mensile, infatti, il gruppo ha deciso di fare le cose in grande per dare maggiore visibilità all’evento, non solo ignorando il regolamento del parco, ma anche infrangendo gli ammonimenti della polizia locale.
Angelica Sconamiglio, la veggente di Monte Berico, da mesi fa parlare di sé in città. La sua storia, però, ha inizio molto prima. Come avevano raccontato ai microfoni di Tviweb i suoi seguaci, la 55enne di origini napoletane aveva avuto la prima visione nel 2012. Da allora, ogni pomeriggio la Vergine le lascia un messaggio da diffondere ai fedeli e, ogni 7 del mese, le si palesa.
Una storia che sicuramente non si concluderà così. I fedeli continueranno a seguire Angelica e lei continuerà a parlare con la Signora. Le autorità interverranno nuovamente? Si riuscirà ad arrivare ad un compromesso?