ULTIM’ORA: Catturati in tempo record i banditi di Arzignano, avevano legato e rapinato un’anziana. A capo della banda un italiano. L’ombra della Mala del Brenta
Cattura in tempo record. Sono stati individuati i responsabili della rapina avvenuta ieri mattina in un’abitazione di via dei Mille ad Arzignano, a danno di una signora di 83 anni. L’avevano legata ad una sedia, imbavagliata e minacciata e, dopo aver messo a soqquadro la casa, sono scappati con la refurtiva, lasciando la donna legata e spaventata. Poco prima, la banda aveva fatto visita anche all’appartamento del figlio, al primo piano dello stabile. Un bottino magro quello portato a casa: i ladri, infatti, dalle due abitazioni, hanno ricavato solo una spilla, un anello e 70 euro in contanti.
I carabinieri di Piove di Sacco con quelli della Compagnia di Valdagno sono risaliti velocemente ai malviventi. Si tratta di Alexandru Varvarici, 26enne Moldavo, Iurie Bunu, connazionale di 28 anni, Andrei Alexandru Marosan, romeno 28enne, e dell’italiano Placido Scattolin, 75enne residente a Saonara, definito dalle forze dell’ordine ‘burattinaio’ dell’operazione, già noto alle forze dell’ordine per vicende legate alla Mala del Brenta. Sono stati denunciati a piede libero anche altri due romeni, un 33enne e un 23enne, probabili complici. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa al comando dei Carabinieri di Vicenza.
E’ grazie alla spilla asportata alla vittima che i militari sono riusciti ad identificare e poi catturare i criminali. I tre ‘sottoposti’ di Scattolin, infatti, si erano recati in un negozio Compro Oro nei pressi di Padova, con l’obiettivo di rivenderla. I carabinieri di Piove di Sacco, nel frattempo già in contatto con i colleghi di Valdagno, con i quali avevano notato delle similitudini tra il colpo di Arzignano e altri nel padovano, hanno intercettato i rapinatori fuori dall’attività commerciale e, dopo aver appurato che l’oggetto della vendita era proprio il gioiello in questione, li hanno seguiti fino a casa di Scattolin. Qui, li hanno fermati e accompagnati in caserma. Una successiva perquisizione delle abitazioni degli interessati ha portato alla luce refurtive riconducibili ad una decina di furti, avvenuti negli ultimi mesi in territorio patavino. E’ subito scattato l’arresto per Scattolin, che dovrà rispondere di ricettazione; gli altri tre complici, con l’accusa di furto, rapina e lesioni, sono trattenuti in stato di fermo presso il carcere di Padova.
La banda non colpiva solo appartamenti ma anche negozi e addirittura palestre scolastiche. Durante la perquisizione, infatti, sono stati rinvenuti anche palloni da calcio e tutine da bambini, probabile refurtiva di un colpo in un centro sportivo.














