SALUTE – Ritirate le protesi al seno brasiliane, molte vicentine già operate
Sono stati bloccati gli interventi chirurgici di rifacimento del seno che utilizzano protesi di un’azienda brasiliana in diverse strutture ospedaliere venete e nazionali, Vicenza compresa. Si tratta delle Silimed che aveva vinto una gara regionale. La nota è stata pubblicata giovedì sul sito del ministero della salute.
COS’E’ SUCCESSO? In sostanza qualche giorno fa la tedesca Zlg (Autorità centrale per la salute) ha informato gli analoghi organismi europei della sospensione temporanea del certificato comunitario per i dispositivi medici prodotti dalla ditta brasiliana Silimed. Una decisione che arriva dopo un’ispezione al sito produttivo dell’azienda brasiliana che avrebbe individuato residui di materiale non previsto sulla superficie di alcuni prodotti. Quanto basta per non rispettare i dispositivi medici previsti dalla direttiva europea 93/42/Eec. Da qui la sospensione del certificato. Si tratta di impianti al silicone (impianti mammari, pettorali, dei glutei, facciali, nasali, per la chirurgia della mano e del polpaccio, impianti per urologia e gli impianti di silicone per chirurgia generale).
La sospensione vale fino a ulteriori comunicazioni a riguardo. A Vicenza sono moltissimi gli interventi di chirurgia plastica (dal 2007) che hanno utilizzato queste protesi, ma nella nota del Ministero si legge che “non sussistono evidenze che possano far ritenere l’esistenza di rischi per la sicurezza dei pazienti impiantati”. Nel frattempo le strutture sanitarie venete utilizzeranno altre protesi. Non si tratterebbe insomma di un secondo caso PIP, le protesi francesi difettose sospese in tutto il mondo. In quel caso il titolare dell’azienda che vendeva protesi in tutto il mondo, fu condannato a 4 anni di carcere per truffa.














