24 Ottobre 2025 - 11.07

Passaggio all’ora solare: che impatto ha questo cambiamento sul morale?

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre tornerà l’ora solare. Alle tre del mattino, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, e saranno quindi le due. Un piccolo gesto che ci regalerà sessanta minuti di sonno in più, ma che potrebbe avere effetti meno piacevoli sull’equilibrio del nostro organismo.

Anche un semplice scarto di un’ora, infatti, è sufficiente a sconvolgere il ritmo circadiano, ovvero l’orologio biologico interno che regola sonno, energia e umore. L’Inserm (Istituto nazionale francese di salute e ricerca medica) sottolinea che ogni cambiamento di fuso orario, anche minimo, può alterare temporaneamente il ciclo sonno-veglia. E quest’anno, il ritorno all’ora solare coincide con l’accorciarsi delle giornate: la luce naturale diminuirà e le serate diventeranno più buie e più lunghe.

Il legame tra cambio d’orario e salute mentale

Uno studio del 2017 condotto dai ricercatori dell’Ospedale Universitario di Aarhus e dell’Università di Copenaghen, in collaborazione con la Stanford University, ha rilevato che i casi gravi di depressione e ansia aumentano dell’11% nelle settimane successive al passaggio all’ora invernale.
Secondo gli autori della ricerca, questo cambiamento può scatenare episodi di ansia o depressione, soprattutto nelle persone già predisposte o con una storia clinica di fragilità emotiva.

La causa principale: meno luce, meno serotonina

Gli scienziati spiegano che la riduzione della luce solare è il principale fattore responsabile di questo calo di benessere.
La mancanza di esposizione luminosa porta infatti a:

  • una diminuzione della serotonina, l’ormone che regola l’umore e il senso di benessere;
  • un aumento della melatonina, l’ormone che induce la sonnolenza.

Questi due effetti combinati alterano il ritmo circadiano e possono causare un senso diffuso di stanchezza, tristezza e perdita di motivazione.

Il rischio del Disturbo Affettivo Stagionale

Questi squilibri sono alla base del Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), noto anche come depressione stagionale, che colpisce circa una persona su dieci nei Paesi europei.
Il disturbo si manifesta con affaticamento persistente, calo di energia, difficoltà di concentrazione e talvolta aumento di peso.
Si tratta di una condizione diversa dalla semplice “depressione invernale”, che è più lieve e temporanea.

Come limitare gli effetti

Per ridurre l’impatto del cambio d’ora, gli esperti consigliano di esporsi il più possibile alla luce naturale durante il giorno, mantenere orari regolari di sonno e praticare attività fisica moderata. Anche l’alimentazione può aiutare: privilegiare cibi ricchi di vitamina D e triptofano, che favoriscono la produzione di serotonina, può contribuire a mantenere il tono dell’umore stabile.

In sintesi, l’ora solare ci offre un’ora di riposo in più, ma richiede al nostro corpo uno sforzo di adattamento. Un piccolo prezzo per la maggior parte delle persone, ma un fattore da non sottovalutare per chi è più sensibile ai cambiamenti stagionali.

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